IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA
, di esser buono, di non fare sciocchezze, perché in casa col da fare che c'è per i preparativi dello sposalizio nessuno può badare a me... L'ho sempre
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: - Questa vecchia civetta che parla col naso come un òboe, si è messa in testa che io possa farla guarire... Però è buona cliente, e va trattata bene
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, stasera purtroppo, giornalino mio, l'ho visto e l'ho sentito!... Scrivo col lapis, stando disteso sul letto... perché mi sarebbe impossibile stare a
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!... - Marameo! - ho detto fra me, e son salito a prepararmi la valigia con Caterina, perché da me solo, col braccio malato, non posso. Ho messo tutto quel che
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Stamani Collalto aveva scritto al mio babbo una lettera col pepe e col sale (come ha detto lui) informandolo di tutte le mie birbanterie (son sempre
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che, prima o poi, finiresti col farmi la pelle... - Io allora mi son messo a piangere e sono scappato in camera mia, dove poco dopo è venuta mia
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, cioè la sorella di Collalto, è molto brutta e molto uggiosa, e non fa che sospirare e discorrere col gatto e col canarino; però con me va molto
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che l'inchiesta del signor Stanislao sia stata, come séguito a credere, una burletta. - Sicché avremo la minestra col brodo rosso? - Eh no! Molto
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averle appannate più volte col fiato e ben ben ripulite col suo fazzolettone a scacchi turchini ed essersele rimesse sul naso, incominciò a mugolare: - O
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il ritratto a nessun costo; però lui me l'ha preso per forza, e così ha potuto leggere quel che c'era scritto di dietro col lapis blù. Ha chiesto la
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abbia perché ha un vestito che pare tessuto col sudiciume, e una cravatta nera tutta unta nel cui centro brillava uno schizzo di torlo d'uovo in modo che
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disse: - Sono molto contento di vedervi - mentre invece eran tutti al buio. Basta: dopo che furono andati via, il Maralli, parlando col babbo, gli
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alzare il bottiglione, e giù! innaffiammo ben bene le balle col petrolio. - Ecco fatto! - aggiunse il mio compagno posando il bottiglione in terra e
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Che giornata di grandi emozioni! È vicina la mezzanotte; tutti son già andati a letto e io sono solo qui nella mia cameretta: solo col mio segreto
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? Sento la voce della direttrice... * * * Mi hanno messo la divisa del collegio che è bigia, col berrettino da soldato, la tunica con una doppia fila di
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ecco la grande notizia: l'avvocato Maralli iersera, in una lunga conversazione che ha avuto col babbo, gli ha chiesto la mano di Virginia. Questo fatto
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linguaggio adoperato, ma aveva parlato col direttore... La signora Geltrude quando diceva: imbecille! si rivolgeva proprio al suo marito in persona
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! - E questo, perché? Perché mi aveva sorpreso nel corridoio che conduce alla sala di ginnastica mentre scrivevo col carbone sul muro: Abbasso i tiranni
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scuola tutto è andato bene, e tutto è andato bene anche a casa, perché la mamma ha fatto in modo, anche al ritorno, di non farmi incontrare col babbo
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per prendere il treno e non conoscendo la strada provinciale per andarvi, mi proponevo di entrare nella stazione, aspettare il treno col quale ero
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salotto, col patto che dopo una mezz’oretta ritornassi in camera mia. Io sono sceso molto volentieri, per cambiare aria; e dopo poco è venuta la signora
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abbandonarono col capo e con le braccia stese sul piano del tavolino, affranti dalla terribile rivelazione e rimasero così sopraffatti dai loro rimorsi, per
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Ieri sono stato a girare col cavalier Metello che è un signore amico dì Collalto, molto istruito e che sa la storia d'ogni monumento dall'a alla zeta
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le ingiustizie patite e facendo conoscere col fatto che i grandi hanno torto di perseguitare i ragazzi per ogni nonnulla, ma sono stato zitto perché
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, e poi, col suo solito risolino canzonatorio, mi disse: - Che venite a far qui? Perché non andate a fare una passeggiata in automobile, oggi che è
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sarai sempre un imbecille! Queste carognette mangiano anche troppo bene! Intanto ho fatto un contratto col fattore del marchese Rabbi per trenta
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pistola che aveva in mano. Uno dei coraggiosi accorsi aveva afferrato intanto una seggiola, per lanciargliela addosso, e l'altro stava col braccio steso
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gentile col dottor Collalto... - Sì lo prometto! - ho gridato con quello slancio e quell'entusiasmo che metto sempre nelle mie promesse. E così, dopo
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prendo venti biglietti da cinque lire in tasca e vo a cercare la cassaforte... Ed eccomi di nuovo solo in camera mia mentre tutti dormono: solo col mio
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rossa di vergogna per il modo col quale è fatta!- Questa bella frase, detta con quell'accento meridionale così sonoro, ha finito di sconvolgere la
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una crudeltà, questa? Povero cuore mio! Perché ti mettono a tali torture?! Egli ha certe mani grandi e rosse, e col babbo non sa parlare d'altro che
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sua col treno che parte tra mezz'ora. Nessuno sa spiegarsi il perché di questa improvvisa decisione essendo stata accolta con tutti i dovuti riguardi
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mandorle e lo zucchero quando fa i dolci, vi ho buttato dentro l'orologio della signora Olga e col pestello ho incominciato a pestarlo ben bene come fa il
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, e decisi subito di compensare le vittime con una buona azione. Perciò ieri l'altro sera, dopo pranzo, presi da parte la zia Bettina e col tono serio
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sorelle erano in salotto con un'amica, la signorina Rossi. Caterina, appena tornata col bicchiere e lo zucchero, mi cerca dappertutto, inutilmente... Sfido
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un momento, e quando mi presentai in Direzione ero relativamente calmo e mi sentivo sicuro di me. Il signor Stanislao, sempre col suo turbante nero in
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entrare Mascherino, il grosso gatto bianco e nero prediletto di mia cognata. Sul tavolino da lavoro stava la gabbia col canarino, un'altra creatura che gode
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degno della Russia) e nella mia trovò la penna col cannello tinto di rosso. - Lo sapevo che era stato lei! - mi disse il Prèside - come fu lei a metter
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nel ritorno sono stato a cassetta col vetturino, e ho guidato quasi sempre io; e, quel che più conta, ora non mangerò più minestre di capellini per un
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curiosità di sapere come mai nel collegio Pierpaoli era venuto l'uso di chiamare il signor Stanislao col nome di Calpurnio. - Mi hanno detto che è
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che sporgere un po' le braccia fuori del mio finestrino e stringere gradatamente la palla tra le mani, col foro rivolto in avanti... Ah, che emozione
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aveva sempre seguitato a ripulire il cappello col fazzoletto, esclamò al colmo dello sdegno: - Ma quello lì è un delinquente nato!... - E la signorina
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, singhiozzava, le mie sorelle non si saziavano di baciarmi, e la Caterina si asciugava gli occhi col grembiule e non faceva che ripetere: - Ah, sor Giovannino
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salute. Però la salute non si sa dove l'abbia: è un vecchio cadente, sordo al punto che bisogna parlargli col corno acustico, e ha una tosse che pare un
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razzi col fischio! - Mi ero ricordato in quel momento che quando avevo comperato i fuochi per festeggiare il matrimonio di Luisa, non avendoli potuti
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tutti gli sforzi sghignazzava, e si vedeva dovunque un grande affaccendarsi a pulirsi la bocca col tovagliolo per nascondere alla meglio l'ilarità che
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meglio a pagare i debiti che hanno!... - ha detto l'Ada. Io ho colto l'occasione per riparlare col babbo e gli ho domandato: - E a che serve questo
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dichiararsi solidali nello stesso sacrosanto principio che sarebbe quello d'andare a fare piuttosto una bella passeggiata in campagna col garofano rosso
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altri feci per uscir dalla porticina, mi trovai a faccia a faccia col signor Stanislao in persona che mi afferrò per il petto con la destra e mi
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