IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA
, e da ultimo dette in una solenne risata, agitandosi sul canapè esclamando: - Ah bella! Ah bellissima! Come! Mi hanno fatto prendere anche delle
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Niente di nuovo, né a scuola, né in casa. Non ho ancora rivisto il babbo e ormai spero che quando lo rivedrò gli sarà già passato ogni cosa. * * * Ah
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sulle quali era scritto con lettere dorate: Nozze Stoppani-Maralli. È stata una rivelazione per me. - Ah! - ho detto - c'è uno sposalizio in casa e non
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confidarti, giornalino mio! Ma appunto perché ne ho avute tante, non mi è stato possibile scriverle. Ah sì, quante ne ho avute ieri!.. E anche ora duro
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, nessuno ci sente.. A un tratto, ha dato un grand'urlo: - Ah! Una vipera!... Uh!... Ah!... Oh!... Ih!... Eh!... - Che urli!... Il fischio della
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finalmente il cuoco. - In Purgatorio - risposi con un fil di voce. - Ah zio! - esclamò la signora Geltrude. - Voi che eravate così buono, così virtuoso
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Ah, giornalino mio, come son nato disgraziato! E quel che mi è successo finora non è niente, perché c'è il caso che io finisca in galera, come mi è
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andato nella sala d'aspetto dove infatti ho trovato una signora buffa con una bella mantella di pelliccia, e che appena mi ha visto mi ha detto: - Ah
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Bianchino mio!... - Che male c'è? - ho borbottato io con voce piagnucolosa. - Lo chiami Rossino da qui avanti... - Ah sì? - ha gridato allora la zia con
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esclamato: - Ah, guarda: qui c'è il nostro sposalizio di San Francesco al Monte! - A queste parole mio cognato s'è slanciato sul giornalino e ha voluto
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sentito dentro il camino un fischio e tutti son rimasti senza fiato per la sorpresa. Il Maralli ha detto: - Ah! Li dentro c'è un incendiario! Bisogna
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, come rido io in questo momento soffocando a stento l'ilarità per non svegliare i miei compagni... Ah, giornalino mio, quante cose ho da scrivere!... E
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Ah, come mi son divertito oggi a andare a trovare tutti gli originali delle fotografie che presi alle mie sorelle! Ho cominciato da Carlo Nelli, il
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che sporgere un po' le braccia fuori del mio finestrino e stringere gradatamente la palla tra le mani, col foro rivolto in avanti... Ah, che emozione
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eran fermate bene al tavolino... Non so... Il fatto è che a un tratto vidi tutte le stelle... e poi buio pesto! Ah! rammento che quando riaprii gli
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Dio, o Dio, o Dio! Che diamine mai m'è accaduto? Non ci veggo più... Ah! Ho capito... questa è una conseguenza dello spavento di ieri! Vuol dire che
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con quello della mamma. Appena ebbi finito il mio racconto fa un diluvio di esclamazioni, di rimproveri, di minacce. - Come! - gridava la mamma. - Ah
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pezzo di stufato e s'è messo a tossire e a sbuffare come se avesse ingoiato un mulino a vento. Tutti si son messi a dire: - Che è? Che cos'è stato? - Ah
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corta e dovrà andare zoppo per tutta la vita. Ah credi pure, giornalino mio: il vederlo ridotto a quel modo, con la stampella, mi ha fatto una grande
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: - Curiosa! Lei ha un orologio che somiglia perfettamente al mio... - Ah, sì? - ha risposto la signora Olga - e se l'è riposto in seno, mentre Virginia che
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dire con voce tremante per la commozione: - Oh caro! Oh caro! Ah che gioia, che grande gioia mi hai recata, ragazzo mio!... Oh che grata sorpresa
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uno scherzo indegno! Domani, certo, saremo sulle bocche di tutti, e non ci potrà più soffrire nessuno! Ah, se potessi avere almeno la soddisfazione di
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alle vittorie riportate sui Parti, sugli Arabi, sugli Adiabeni... - Ah! Alla fine del discorso quest'arco di Settimio Severo mi pareva d'averlo tutto
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la mamma e che è il migliore di tutti. Ah sì! La mia buona mamma me ne ha fatto uno proprio bello, dandomi questo giornalino perché ci scriva i miei
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posso... - Non può? Non può star zitto né fermo? Allora esca dal suo posto... - Ma io non posso... - Vada fuori di scuola! - Non posso... - Ah!... - E
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in fondo al vestito. Non l'avessi mai fatto!... È diventata una furia, e mi ha dato uno schiaffo... - Ah, signorina!... - ho detto fra me e me. - Se
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a uno dei consoli eletti, per l'anno successivo, e che chiamavasi Lucio Calpurnio Bestia…" - Ah! - gridai smascellandomi dalle risa. - Ora ho capito
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neppure; però mi ha sentito il Maralli, che dopo essere scappato via con gli altri ora ritornava piano piano e faceva capolino alla porta. - Ah! - ha
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successo e con due occhi da spiritato, mentre gli tremavano i baffi scompigliati dall'ira, tonò: - Ah, si fuma! Si fuma, e dove si fuma? Nella stanza
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che mi hanno abbracciato tutte piangenti, ripetendo come un lamento: - Ah Giannino! Oh Giannino!... - Il babbo mi staccò da loro, mi accompagnò in
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ella, che doveva essere una signora molto ragionevole, sorrise dicendo: - Ah! si è calato nella terrazza? Ecco un ragazzo che incomincia presto ad
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. - Come, come? Lei è cognato dell'avvocato Maralli? Ah! Aspetti un poco... - E quel giovanotto è andato in un'altra stanza da dove è riuscito poco dopo
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uno specchietto dicendomi: - Ah, ci sei salito ora, eh? E codesto muso da spazzacamino quando te lo sei fatto? - Io nel vedermi nello specchio rimasi
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muovermi... Il Maralli mi lasciò lì come inebetito; mia sorella mi disse: - Disgraziato! - e se ne andò anche lei. Ah sì, disgraziato: disgraziato io e più
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mia vita è un vero romanzo, e io quando ci penso non posso fare a meno di ripetere sempre fra me il solito ritornello: - Ah, se avessi la penna di
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rimprovero esclamai : - Ah!... - I tre si voltarono di botto verso il ritratto, pallidi, tremanti di paura. Vi fu una lunga pausa. Il primo a
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