IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO
I ventisette campanili di Panama suonavano l'Ave-Maria, quando il conte di Ventimiglia, seguito dai suoi tre spadaccini, si presentò al palazzo di
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Né il guascone, né Mendoza e tanto meno il fiammingo avevano risposto. Si erano messi l'uno di fronte all'altro, aiutandosi ad accendere i grossi
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- Il bacan tarda questa sera. - Raddoppia la carica della pipa, mio caro Mendoza. Io vi ho cacciato dentro due dita e ora tira magnificamente. Che
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La fregata, che per quel momento si chiamava ancora la Nuova Castiglia per non destare sospetti nei porti spagnuoli, mentre invece, sotto il pezzo di
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Il galeone, fermato in piena volata, non poteva ormai piú sfuggire all'attacco della fregata. Gli spagnuoli, passato il primo momento di terrore, si
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secche e nervose, la testa leggiera ed il ventre stretto, uscivano dalla porta di Siviglia, la piú bella delle sei che contava allora Panama. Avevano
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Fatta un po' di toelette, per non sembrare dei veri straccioni, il conte ed i tre avventurieri lasciarono la piantagione, seguendo la riva destra
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arrestare erano vecchie pelli, capaci di giuocare dei pessimi tiri e anche di dar da fare ad una cinquantina di alabardieri. Il guascone li spiava
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, la mia padrona vi aspetta. Siete liberi. Il conte, che si era già da un po' di tempo svegliato e stava discutendo con Buttafuoco, seduto presso la
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Il figlio del Corsaro Rosso, sempre seguito da Mendoza e dal mulatto, i quali non parevano troppo spaventati per la brutta piega che stava per
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sempre, poiché il marchese di Montelimar non li avrebbe certamente risparmiati, dopo il tiro birbone giuocatogli dal guascone. Quei colpi
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Seccare e affumicare sotto semplici capannucce formate di frasche, il piú delle volte malamente intrecciate le pelli e le carni degli animali uccisi
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Mendoza? ... Volete offendermi? - Niente affatto, don Barrejo. - Perché i guasconi non tollerano offese. - Lo sappiamo da un pezzo, don Barrejo, - disse il
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prolungarsi fino al Chagres. - Ora possiamo concedere un po' di riposo a queste brave bestie, disse il guascone, il quale fumava l'ultimo sigaro
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scivolava lentamente, a piccoli colpi di remo, verso l'ampio porto di Panama, non piú rischiarato. Quattro uomini lo montavano: il conte di Ventimiglia, il
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signora? - chiese il conte. - Sono conosciuto - rispose Buttafuoco. - Piú volte sono venuto qui a provvedermi di polvere e di piombo dopo il servigio
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- Il signor conte de Miranda! Quel nome, gridato forte da un servo gallonato con la pelle nera come il carbone, vestito di seta azzurra a larghi
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Sulla loro destra della comitiva si estendeva la grande foresta. Buttafuoco, che doveva conoscere quei luoghi molto piú del guascone, il quale
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Il signor di Ventimiglia non aveva indugiato ad accettare l'invito, quantunque quella cortesia, troppo spinta da parte d'un nemico senza dubbio
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altre per impedire il passo alla nave nemica e opporle una formidabile barriera. Disgraziatamente per loro, avevano da fare con un uomo di mare che ben
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Mentre il marchese conduceva prigionieri a Guayaquil il conte di Ventimiglia, il basco ed il fiammingo, don Barrejo fuggiva a gran galoppo verso
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Il giorno dopo, una folla gioconda, vestita di costumi svariati e variopinti, si accalcava nei dintorni del grandioso palazzo dei Montelimar. Vi
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riposo, i filibustieri, risoluti ad aiutare il conte di Ventimiglia nella sua impresa, lasciavano la baia di Caldeira, ansiosi di dare l'assalto a
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Il bucaniere e i suoi compagni si erano slanciati fra le piante, rifugiandosi specialmente dietro agli enormi tronchi dei noci neri che potevano
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l'esattezza di quelle imprese strabilianti. La fortuna non doveva ancora venir meno a quei formidabili ladri di mare, poiché, ventiquattro ore dopo il loro
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nemiche della Spagna, privi di patenti di corso che accordavano loro il diritto di belligeranti, un gran numero di loro avevano deciso di portare la
Accademia della crusca
