IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO
massacrarci a vicenda. - Che cosa volete dire, señor? - Che con un po' di dobloni si potrebbe accomodare questa faccenda. Il capo squadrone fece un gesto di
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don Juan de Sasebo, Consigliere dell'Udienza Reale. Dire che il corsaro fosse tranquillo sarebbe una bugia. Si sarebbe detto che per istinto presentiva
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dice nulla, - disse il guascone. - Perdinci! ... Vuol dire che quando un basco ha detto una cosa, vivo o morto, sarà sempre quella. - Ah! ... Ho capito
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dipende da voi, signore - rispose il soldato. - Che cosa volete dire? - Signor conte, io sono un uomo d'onore e sono un cadetto d'una famiglia nobile
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de Lussan; l'altro Tusley e Grogner. Non sarebbe necessario dire che i tre terribili avventurieri avevano preso imbarco sulla nave del conte, ansiosi
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d'assassinarmi, - rispose il conte, con ironia. - Avevo i miei motivi per fare ciò, allora. - Avreste ora cambiata idea? - Non ve lo posso dire. L'avete conciato
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scappare. - Voi non avete pensato, signor conte, che tre metri sotto di noi vi sono dei tetti. - Che cosa vuoi dire, Mendoza? - chiese il figlio del Corsaro
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attentamente, pur fingendo d'osservare l'Oceano e di quando in quando alzava lievemente il capo per dire a Mendoza, il quale si trovava nascosto dietro
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a quest'ora marciano sulla costa. Se i cani non abbaiano piú, vuol dire che la battaglia contro i caimani è terminata e che ora quei signori
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. Né occorre dire se si attenessero alle leggi del loro paese natio, poiché essi credevano di esserne sciolti, dopo aver passato il tropico e aver
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... - Che cosa vorreste dire? - disse il guascone, aggrottando la fronte. - Degli avventurieri al pari di me. Io non esercito alcun mestiere, fuorché quello
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senza rumore. - Che cosa vuoi dire, amico? - Non avresti sottomano qualche terribile spadaccino? Uno famoso veh, perché si dice che il conte sia una
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disse: - Capitano, volete dunque che giochiamo? - Vi avevo invitato per questo. Vedremo se l'amore porta fortuna o sfortuna. - Che cosa volete dire? Il
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giorni tristissimi ed i sorrisi di quelle disgraziate si tramutano in lagrime di sangue. - Che cosa volete dire? - Che quando i loro parenti ed i
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saprei dire, signore, - rispose Buttafuoco. - Quei maledetti cani hanno un olfatto meraviglioso. - Siamo su un albero ben alto. - Lo vedo bene
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. Non sapreste dirmi chi furono quelli che decretarono e che applicarono a quei due gentiluomini la pena di morte? - No, ma ve lo potrebbe dire mio
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filibustiere avevano sempre un buon numero di quei meravigliosi tiratori. Si può anzi dire che essi costituivano la vera forza dei legni corsari, perché
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c'è che dire. Siete anche voi del Brabante? - Certo. - Toh! ... Ed io che vi avevo preso per uno spagnuolo autentico. - No, sono fiammingo. - Non mi
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solamente a noi, giacché i capi sono imbarazzati, a far tacere quei bronzi. - Che cosa volete dire, don Barrejo? - chiese Mendoza. - Che tre uomini
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marchesa dire che sospetta vi sia dell'artiglieria nemica nascosta in quelle boscaglie? - Sí - rispose il conte, il quale sembrava un po' inquieto
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dimenticato d'una cosa, signor capitano! - Volete dire? - Che il quattordici ha vinto il tredici. - Credete di spaventarmi? - Niente affatto: mi hanno detto
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. - Un fiammingo, - disse Mendoza. - Che cosa volete dire voi? - chiese il brabantino. - Che è un mezzo guascone, se non lo è per intero. Don Barrejo ed il
Accademia della crusca
