IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
d'accompagnarmi dal mio amico. Partii subito e arrivai nel pomeriggio del quattro luglio sotto un sole cocente, al ponte delle Sarche. Pochi minuti prima avevo
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dal paese dei morti appena giuntovi. Era spirato, alle undici e mezzo; e Bianca si era sentito, prima della mezzanotte, il suo nome strano nel cuore
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confuse di spiriti. Possibile che la sera prima, a quell'ora, io stessi pranzando in Galleria Vittorio Emanuele? Mi pareva un sogno, mi sentiva una
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di Antonietta. Invece, appena compiuta la sua toeletta, mi invitò a vedere 'Castel Pulcino'. Prima di tutto mi condusse in cucina vociando: "O
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meglio; in fatto per non essere veduta in viso da me; e ricominciò a parlare con voce più sommessa di prima, più rotta dall'emozione. "Sono qui senza
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e saltare, prima del collegio, con le sue rustiche amiche, e più tardi leggere Rob Roy, Waverley e Ivanhoe, tre poveri vecchi libri della sottile
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. "Vi sono altri forestieri qui nel castello?" chiese Antonietta colla stessa voce di prima. Eravamo a una trentina di metri dall'approdo. Non risposi