IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
orchidee della giardiniera, un astro azzurrognolo, sospeso a mezz'aria, fiammeggiava sul nostro capo. E poi c'era una fragranza così turca di sigarette di
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, non obliarmi poi quando ci desteremo nel freddo paese, nei giorni tristi, quando scura, muta sarà la fiamma che divora il mio petto, ma fervente, ma
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che'; e poi?" "Scusi generale" dissi io, dopo aver mossa una pedina a caso. "'È digo che nol sento, E digo che nol ghè'". "Fa piacere, Filippo!" disse
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Pazienza, che è un santo uomo, a domandare se i romani non praticavano qui. E poi c'è tutto questo Medio Evo; e poi nelle camere tu hai veduto il
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precedere da un assolo di violoncello che è divino. Te lo suonerò, poi, fuori di qui". Il bizzarro uomo suonò infatti più tardi questo pezzo ispirato a capo
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al suo solitario angolo degli Euganei, ai suoi pioppi venerabili. Aveva creduto, sì, a prima giunta, esserne guardata severamente; ma poi raccontò
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, con una strana e crudele compiacenza, quella sua lieve allusione a un passato di cui ero geloso. Il cuore aveva poi date parole acerbe che fecero
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, qualche altro spettro di piante vicine; poi niente, neppure un'ombra nel bianco immenso, eguale, impenetrabile. E stette a guardarvi su, attonita
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star quieti gli uomini. "Adesso" diss'egli "o straccioni, vi saluto. Se volete poi sapere perché ne ho abbastanza di voi, ecco qua". Trasse il suo magico