IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
- Padre mio! Padre mio! Non lasciarmi, t'oppongo le mie disperate braccia, prego e piango, prego e piango, mi pento, mi pento, cado infranta a' piedi
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
di un letto colossale, il mefistofelico viso del mio povero amico Chieco. Me gli accostai in punta di piedi. Aveva gli occhi chiusi ma la fisonomia
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
riconosciuto a destra la nuda montagna scoscesa sopra il mio capo, a sinistra il laghetto celeste ai miei piedi. Scure collinette boscose lo cingevano
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
quarto te n'andrai fuori dei lazzerei piedi. Il tuo Lazzaro Chieco PS. - Non mi guardare le donne belle del Tirolo che sono tutte mie. Povero Chieco
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
elegante, persona molto a modo, del resto, e ingegno colto, ch'era una pietà di vedere umiliato ai piedi di lei da una passione ridicola.
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
sua domanda. L'angolo del muro di cinta mi comparve a fianco, era lì che dovevo approdare. Trassi di un colpo i remi nel canotto e balzai in piedi
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
, anzi godè segretamente che la ragazza non si fosse lasciata mettere in piedi sul collo e santificare come lei. Bianca aveva riamato il giovinotto
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
cieco suonatore di pianoforte. Un signore che stava in piedi, presso a me, guardando giuocare al biliardo, ci disse che il concertista si era fatto
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
momento due colpi sommessi, affrettati, suonarono vicino a lei, che balzò in piedi con un subito ritorno di energia calma, e stette in ascolto. Altri due