IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
avrà il suo caffè, stasera. O thè con noi, o niente". - FINE -
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?". Gli domandai che musica fosse quella. "Povero Chieco!" mi rispose serio serio, "io ho detto tutto e questo infelice 'ragionàt' non ha capito niente
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una leggera impazienza, stavolta. No, no, non poteva saper niente, Chieco l'aveva ingannata come me. Obbedii; piegammo verso lo scoglio del castello
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, qualche altro spettro di piante vicine; poi niente, neppure un'ombra nel bianco immenso, eguale, impenetrabile. E stette a guardarvi su, attonita
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di non parlargli adesso". Ella trasalì, m'interrogò con uno sguardo attonito e diffidente. "Non so niente" risposi. "Lei ha detto così. Non so altro
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ridere. "Tu non fai niente, brutto straccione" mi disse Chieco "ma stasera ti cambio nome vestito e mestiere, ti sollevo a mio primo lustrascarpe e
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padre sapiente e profetico, che la sarebbe andata a finire così, che troppi libri e troppa musica non conducono a niente di buono, che a forza di