IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
che conserva ancora qualche bragia e manda di tempo in tempo qualche languido focherello. Ma non basta! Ma non basta! Ho un giovane caminetto dalle
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ghiacciaio della Tosa. A colazione ebbi con la signora Purgher un dialogo su Chieco. "Matto" diceva "ma che cuore!". Gli aveva visto prodigare oro ai poveri
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, non obliarmi poi quando ci desteremo nel freddo paese, nei giorni tristi, quando scura, muta sarà la fiamma che divora il mio petto, ma fervente, ma
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Avevo in mente di lasciar presto Milano e di passare il luglio a Madesimo, ma conoscevo tanto il maestro Chieco e tanto poco il Tirolo, che forse
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quelle parole sapienti. Anche lei, però! Sì, lei era stata troppo orgogliosa, troppo fiera; ma se io le avessi detto sorridendo: "Badi, le sue rose
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melodia, che figura il canto di Ariele quando acquieta il mare, è soave, ma ricorda forse un po' troppo la Canzone di Primavera di Mendelssohn... Invece
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. Voleva abbattere con lo stesso scopo scientifico i pioppi secolari del viale pomposo che da Monte San Donà mette ad una umile stradicciuola comunale; ma
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volta, pianoforte e suonatore. La sua signora mi domandò se fossi in collera con lei. Non ero in collera, ma mi seccavano le allusioni a quella persona
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di un letto colossale, il mefistofelico viso del mio povero amico Chieco. Me gli accostai in punta di piedi. Aveva gli occhi chiusi ma la fisonomia
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Garda, ben diverso dalla elegante barca inglese, che il maestro aveva a Fiumelatte; ma stava a galla, e io non desideravo di più. Approdai subito al
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nemmeno il sagrestano, se quei due lì, in confessione, gridano come disperati. E gli amanti non solo muoiono, ma uno è bell'e andato da un pezzo
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torto patito senza sdegno, non per timore, ma per pietà delle persone ingiuste che pensano offenderci, leva l'anima nostra al di sopra del loro
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che vi muoiono insieme". Il giovine diventò rosso e voleva riprendere il suo parto, ma donna Valentina non lo permise, riconobbe che la musica era una