IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
più forte spalancò la finestra, portò dentro il rumore delle onde. Pareva di essere in un'altra isola incantata, di udire un altro Ariele, altre voci
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". Grossi nuvoloni uscivano dalla gola delle Sarche, raggiungevano e celavano il sole; l'òra del Garda soffiava sempre più forte nei pini e negli
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viso con le mani. "Coraggio!" le dissi sotto voce. "Avanti!" "Non posso, non posso" rispose senza scoprirsi. "Sto male, faccia le mie scuse". Dissi forte
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buono. Ed ora vado, sai". "Va va" risposi trattenendola più forte che potevo. "Come mandi via la gente, tu!" diss'ella con una boccuccia e un accento di
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riveduto l'amico suo; ma pure, come spiegare una impressione così forte? Ella ammirava l'ingegno di Ermes Torranza, gli voleva un gran bene per la
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della introduzione; il cuore le batteva troppo forte. Passarono dieci, venti, trenta secondi eterni. Silenzio. Bianca alzò un poco la testa. In quel