IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
". "Battista" disse donna Valentina "non essere insopportabile! Vediamo un poco lei, cos'ha scritto" soggiunse volgendosi a me. "Sono curiosissima". Prese le
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non è descrittiva ma seconda mirabilmente l'immaginazione dello spettatore che sappia essere quella una isola deserta dell'Oceano popolata da spiriti
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, si trovò, dopo due minuti, tutto attonito di non essere in vena; smise, per il suo meglio, di tirarsi i baffi e le idee. Il vecchio signore, il
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Castel Divino, capisci?" mi disse egli nel cortile, estatico, davanti a un capitello gotico dei più comuni. "Guarda che bestia gentile deve essere stato lo
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signora che piaceva tanto a Chieco m'era sgradevole. Mi dolevo di avere scritto una certa lettera ad Antonietta, di non essere invece partito per Saint
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aveva dato vita e passione. Adesso bianca voleva persuadersi d'essere stata amata così; sentiva più pura, in questo concetto, la memoria del poeta, e
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meglio; in fatto per non essere veduta in viso da me; e ricominciò a parlare con voce più sommessa di prima, più rotta dall'emozione. "Sono qui senza
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volersi raffinare ci si scavezza. Credeva la signorina di essere nata per sposare un principe, un Creso, un chi cosa diavolo mai? Erano questi gli esempi