IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
per una corsa di prova. Il canotto era un vecchio arnese pesante, troppo alto di sponde, fatto per i flutti e le collere, fluctibus et fremitu , del
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L'annuncio così crudo, inatteso, della morte di Torranza era stato per Bianca un colpo di sgomento e di dolore, che volle celare, quanto potè; a
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quelle parole sapienti. Anche lei, però! Sì, lei era stata troppo orgogliosa, troppo fiera; ma se io le avessi detto sorridendo: "Badi, le sue rose
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indicato meglio il suo Castello Tonchino o Catino o Tapino e la via da tenere. La lettera, per verità, aveva il timbro di Trento, ma era poco. Mi stizzì
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Il castello era un vero eremo. Neppure la albergatrice si lasciò vedere, e fu la serva che m'introdusse nel camerone bianco dove giaceva sul cuscino
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del 1846, quando vi era stato invitato dai nobili padroni a mangiare i tordi e fra questi gli si erano imbanditi degli stornelli. Dal viale di
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orchidee della giardiniera, un astro azzurrognolo, sospeso a mezz'aria, fiammeggiava sul nostro capo. E poi c'era una fragranza così turca di sigarette di
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che donna Luisa chiamava 'la Sua Fedele'. Era una giovane signora arrivata da tre giorni a S. Bernardino, sola. Nessuno la conosceva. Salutava molto
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un fuoco che gli empiva gli occhi di luce e di lagrime. Peccato che non avesse freno nel trattare con le donne! Era un orrore per quello. La signora