IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
scaldapiedi che mi serve tanto e manda pure il suo timido tepore. E se talora ho troppo caldo, apro la finestra, e guardo il cielo. Pur non basta! Pur non
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
fuoco nel mare di rose, è fuoco nel cielo profondo. Bocca ardente, bocca ardente, fuoco tu sei e mi divora la molle fiamma. Ti scongiuro, ti scongiuro
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
dall'altro lato: dietro a quelle si levavano altri monti di un verde più gaio; ma laggiù, verso il Garda, il cielo scendeva quasi fino alle ondicelle
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
vigneti deserti presso a Monte San Donà si rizzavano qua e là sul cielo biancastro di oriente. La giovane signora aveva lungamente passeggiato i
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, levando a cielo persino le toelette della dama, delle quali tremava che fossero una sola cosa con quel corpo e quella anima, che le crescessero vive
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
cielo. "Sei qua?" disse dal fondo della scala la signora Giovanna. Subito dopo la fessa vocina stizzosa di Beneto gridò più da lontano: "Presto
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
tormenta. Fra un turbine e l'altro si vedevano tutte le creste bianche fumar su nel cielo azzurro. "La scusi, signor Fogazzaro" mi disse in veneziano