IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)
- Padre mio! Padre mio! Non lasciarmi, t'oppongo le mie disperate braccia, prego e piango, prego e piango, mi pento, mi pento, cado infranta a' piedi
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, rovesciando il capo all'indietro, tempestando con le braccia e con le gambe. Mi fece udire, con gli altri pezzi il duetto originalissimo di Calibano e
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voltandomi a lei che si rizzò in un lampo e fece l'atto di slanciarsi a terra. "In nome di Dio" esclamai stendendole le braccia "non sapevo niente! Mi
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braccia distese, con la stessa ingenua contraddizione negli occhi di imbarazzo e di ardore. Bianca, pietrificata, non si muoveva. "Mi aspettavi bene
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terribile, agitò le braccia verso la parte opposta al pianoforte, quasi per farsi strada fra la gente. Tutto il pubblico si voltò a lui, zitti così