IL BENEFATTORE
Sindaco e all'Assessore, e aiutandoli a salire in quella dove stava la signora Kyllea. - Qui le autorità! Noi, dottore, nell'altro legno. Il cancello era
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ringrazio - disse il notaio La Bella venendole incontro. - Debbo ringraziarla io invece - rispose miss Elsa. - Ma non vi è un ospedale qui? Quella
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, lasci qui baracca e burattini, come dite voialtri ... e mi sbarazzi dei terreni per quattro soldi ... eh no! Io sono inglese; ho la testa dura. Voi
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conto mio - si corresse il notaio. - Scusate. Qui suol dirsi: - Ne sa più un pazzo in casa sua, che un savio in casa altrui. - Ed è vero. Giacchè voi
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però non mi mescolo con protestanti. Sono pecore rognose, e la rogna è un contagio. - Ma che c'entra qui la religione? - C'entra. E ora che vengono le
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altro segreto? - dissi sorridendo e con voce turbata. - Un altro segreto. Ecco qui il sunto del discorso dell'onorevole, fatto da lui stesso, per
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paura; siamo qui noi! - disse uno di essi. - Non ho paura di nessuno - rispose alteramente il signor Kyllea. - Sono suddito inglese! ... Ma che vogliono
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straordinaria. - E appunto qui consiste il suo mistero! Urti, colpi violentissimi, spesso non vi producono nessuna notevole impressione; e quel che in
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acchiappare un marito; è cosi difficile al giorno d'oggi! - È un'altra cosa! È un'altra cosa! - Restate qui ... Perchè non cercate di convertirla? Fareste
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. - Ti sei dunque fatto giuoco di me! E perchè mai? Perchè? Che indegna commedia sei qui venuta a rappresentare? Ella affondava il viso tra le mani, per
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macchine a vapore, farà ... - Bravo! Macchine? Si vede proprio che se ne intende! Crede di essere in Inghilterra? Qui le vere macchine sono il sole e
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agli occhi, che decisi di averla qui, a ogni costo. Non ho rimorso di aver fatto commettere un furto; lo scopo scientifico assolve d'ogni peccato. Tu
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? - Dove sono? - Qui. E gli aveva messo sotto gli occhi un tubetto di vetro, con in fondo un dito di gelatina. Postolo a sedere davanti a un tavolino su cui