IL BENEFATTORE
- Anormalità! Pervertimenti! - esclamò con insolito calore il dottor Maggioli. - Che ne sappiamo? - Ma ... allora la scienza - riprese l'avvocato
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cuore. Improvvisamente miss Elsa rizzò il capo, spalancò gli occhi ed esclamò soddisfatta: - Ho capito! - Che cosa? - domandò Paolo maravigliato. - Il
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dell'onorevol X la più deliziosa ora della mia giovinezza. Tutti lo guardammo in viso, stupiti di quell'affermazione. - Capisco! - esclamò Carenga
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pronunziare) si era accostato a miss Elsa appena ella aveva fatto pochi passi nella piazzetta. - Ah! Non è partito? - esclamò meravigliata, porgendogli la mano
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cosa dice? - domandò Paolo a miss Elsa. - Vuole andar via! Tornare in Inghilterra ... Ma è possibile? - Oh, no! - esclamò Paolo. E i suoi occhi, e il
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picchiare alla porta, e gridare: - Aprite! Aprite! - Sono i carabinieri! - esclamò don Liddu che aveva riconosciuto la voce. Erano essi infatti
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delizia! - esclamò miss Elsa, stringendo affettuosamente il braccio del babbo. - Qui saremo felici! Restiamo fuori ancora un po'. Non sono stanca, non ho
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, immortali, e genereranno altri esseri, immortali al pari di loro; e formeranno, forse, il nucleo dell'umanità futura. - Questa, sì, è un'enormità! - esclamò
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cui sono in credito dell'altra volta ... - Fanno sei, avete ragione! - Lupus in fabula - esclamò il notaio. - Ecco l'inglesina. E dalla soglia della
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lei! - esclamò l'avvocato Veraldi. - Scommetto che ha già pronta qualcuna delle sue storielle ... - Dica pure storielle, non me ne offendo - rispose
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quella grillaia anche a metà prezzo - esclamò il dottore. - Per quel che vale - rispose il notaio. - E voialtri? - Noi siamo tre fratelli. Ognuno per sè e
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teneva a distanza per aiutare gli occhiali a capestro lasciati scivolare fin sulla punta del naso, come ne aveva l'abitudine. - Sicchè - poi esclamò
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- E che direste - esclamò il dottor Maggioli - se io vi raccontassi per quale sciocca circostanza sono stato, trent'anni fa, sul punto d'impazzire
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l'assurdo; cioè quel che sembra assurdo alla presuntuosa nostra scienza. - Dev'essere così! - esclamò Lelio. - Altrimenti i fatti che sto per raccontarle
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un'impressione più deliziosa e più forte. - Peccato che sia sogno! - esclamò, rizzandosi a sedere sul letto. Incrociò le mani dietro la nuca, appoggiò
Accademia della crusca
