I vespri siciliani
Si rappresenta davanti alla Corte di Palermo il ballo delle Quattro Stagioni. – Un canestro sorge da terra; è formato d’arbusti verdi di piante che
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Cortile d’una fortezza. A sinistra una stanza che conduce all’alloggio dei prigionieri. A dritta, cancello che comunica con l’interno della fortezza
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Procida che discende dalla gradinata in fondo, ed Elena.
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(il popolo che è nel cortile della cittadella e dietro i Soldati s’inginocchia e prega. – Procida ed Elena preceduti dai due Penitenti si dirigono
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Monforte ed Arrigo, preceduto da due Paggi che si inchinano e si ritirano.
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Elena, uscendo dalla prigione a sinistra, condotta dall’Ufficiale, che le mostra Arrigo e si ritira.
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cerchio nel mezzo del teatro cantano a voce bassa il Coro seguente, nel mentre che Procida, Elena e Manfredo osservano in silenzio ed accompagnano i
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Detti, Monforte con tutti i Cavalieri Francesi e le Dame che escono dal palazzo a diritta.
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(Elena congeda le donne, che s’allontanano: in questo frattempo Arrigo discende pensieroso dalla gradinata in fondo)
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In mezzo alle grida tumultuose che s’innalzano, una musica graziosa ed allegra si fa sentire. I Siciliani corrono sulla sponda del mare e veggono
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(La barca continua la sua marcia, mentre che Procida, Elena, Manfredo, Danieli e i Siciliani stanno in gruppi a sinistra del teatro. – Cala la tela.)
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davanti Elena, chiedendole la benedizione. – Qui hanno principio le danze, che vengono interrotte da Roberto e da Tebaldo che arrivano attraversando la
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Gli stessi, Arrigo arrivando dal fondo vede Elena e corre a lei senza scorgere Monforte, che s’arresta all’arrivo d’Arrigo ed a lui s’avvicina
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(Monforte getta uno sguardo con calma sulla turba e fa un gesto imperioso: fugge ognuno lasciando deserta la piazza: non restano in iscena che
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, Monforte s’avvicina ad Arrigo, che si trova solo sul davanti della scena)
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(Arrigo si toglie con impeto dalle braccia di Monforte che tenta ritenerlo, e fugge a sinistra. Monforte lo segue collo sguardo e con atto di dolore
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giovani Siciliane. – Ad un tratto e ad un segnale di Roberto ciascuno di essi rapisce la propria ballerina – Soldati, che non ballavano, trascinano seco
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Rosalia – in fondo il mare. Due uomini arrivano in una scialuppa e guadagnano la riva – il pescatore che la conduce s’allontana.
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(Elena, che ha preceduto Procida, si è nel tumulto lanciata la prima per ferir Monforte. Arrigo si getta innanzi a lui, facendogli scudo del suo
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(Gentiluomini e Dame francesi e siciliane, con maschere e senza, che vanno e vengono. Entra Monforte, preceduto da’ suoi Paggi e dagli Ufficiali del