I sogni dell'anarchico
. ? Meno chiacchiere! Hai davvero coraggio? gli domandò. ? Si. ? Quante? L'altro fece un gesto di terrore. ?Io? - Se non sei vile. - Non lo sono. - Vuoi
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; tira innanzi con disprezzo e questo disprezzo fa al cane assai più male, che se il passante avesse aggredito, si fosse posto alla difesa, lo avesse
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valeva la pena di lavorare. Le notizie che giungevano in paese erano così brutte; se ne raccontavano tante della crudeltà degli spagnoli. Qua essi
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cosa è così lampante, che, se fosse giustizia sulla terra, gli si dovrebbe dare piena ragione; ma la giustizia, l'equità, il diritto, tutto, tutto è
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merito se riesce, per assumersi la responsabilità se non riesce. Certo, non l'ha voluta; la ritiene anzi prematura; ma non sarà mai, che egli, in un
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pozione calmante ? dice la voce, porgendogli una tazza. Egli la respinge bruscamente. - Come posso essere calmo se non mi risponde? - domandò
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L'orologio a pendola batte le sei. Il dormiente tirò un profondo respiro, aprì gli occhi, girò attorno lo sguardo smarrito e chiese a sé stesso
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avevano implorato l'aiuto dei potenti ed odiati romani, ed il proconsole aveva avocato a sé la causa ed osato citare lui, un principe, lui, Ramsette, al
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raccogliere i pensieri; sono così confusi; ma poi vede sopra di se il ciclo stellato; vede la maestosa luna; vede la cometa. Ma alla luce lunare l'astro
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atterrato due; uno anzi lo ha conciato male. I carcerieri lo laceravano allora colle loro verghe e lo avrebbero finito, se il centurione non: si fosse
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osservazioni punto lusinghiere sulla sua persona ed i molti, che non lo degnavano neppure di uno sguardo; e se sentiva uno sdegno infinito per i primi
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a sé. L'ampia stanza, dalle pareti di marmo prezioso, ornate di grandi scudi di bronzo e di oro, era innondata di una luce tepida, che usciva da due
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sue promesse non smossero quei prodi; minacciò; annunzio la sua grandezza; toccò la sua cetra e cantò. Se il canto di Orfeo aveva ammansato le fiere
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difesa. Queste parole ne aumentarono le colllere. Le ritenne sarcasmo. Eppoi, anche se questo fosse vero, avrebbe rinunziato al trono piuttosto di
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, l'Apollo novello. Non ne sa che fare del trono. Se lo tengano. Anela glorie maggiori. Quanto soffre! Oh questa ingrata plebe! Avesse l'umanità una festa
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aveva concimato, seminato, lavorato; lo aveva bagnato coi suoi sudori e costretto a dare quanto poteva: pane a sé, ai propri figli. Il suolo, grato
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di sé un deserto. Hanno visto case distrutte, messi in fiamme, animali scannati per il piacere di scannare, eccidi senza numero. Egli ascolta fremente
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con sé nella vicina abbazia, dove essi rimarranno e che egli ha promesso di rispettare. - Coleremo i calici; daremo loro i vasi sacri, fatti a pezzi
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Alessandria, in onore del nostro duce supremo, Alessandria non ha bisogno di mura; e se mura devono essere, la circonderemo di paglia. I nostri petti
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maggiore era il suo disprezzo, se essi non sapevano sacrificare certe cose da nulla. La vigilia del Natale. La osservavano molti, molti, anche
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. Sono già passati l'estate e l'autunno; è passato l'inverno temuto, ed egli non se ne è quasi accorto, non ha sentito il freddo invernale, così rigido
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