I sogni dell'anarchico
. Qualche raro filo in argento tra quelli. L'occhio grigio era freddo; come una di quelle antiche lame di Damasco, così grigie, così fredde, eppure così
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sorgevamo, come d'incanto, alte mura, munite di strette finestre, e già incominciava su quelle ad alzarsi una torre. Egli osservava sdegnato, adirato, con
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quegli italiani, che egli, nella sua boria spagnola, disprezzava tanto; ma l'audace sacerdote non si era lasciato imporre da quelle parole, ed aveva
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, avevano bastonato, con quelle scheggie, la donna a sangue; ne avevano percorso li figli, e poi avevano fatto un gran falò, con quei mobili rotti
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aristocratico, borghese, succhione, socialista ufficiale e ricostruito su quelle rovine, la società. Egli l'aveva sospirata tanto la rivoluzione sociale
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passato; ricorda quelle scene truci; ricordai il modo crudele, nel quale è stato buttato dai suoi; ricorda e freme. La rivoluzione è riuscita? I
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, che il sesso forte abbandona loro incontrastato. Avessero saputo quelle beate ciò che egli stringeva al suo petto; che cosa sarebbe volato di lì a
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fuoco mentre i colli ardono; sembra che un gigantesco incendio divampi nel deserto; l'orizzonte è in fiamme, odi in mezzo a quelle fiamme, rossa essa
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spezzare quelle catene; invano. Volle balzate in piedi, ma era incatenato anche a questi. Gridò, urlò, si dimenò, ma essi risposero alle sue grida
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flagella il mare; si sollevano altissime onde, dalle creste candide di schiuma, e la nave danza su quelle. Gli schiavi vengono cacciati tutti nella
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spirito era troppo assuefatto all'infinita grandezza di quelle lande ed all'elegante bellezza delle palme, che nelle oasi si agitavano allo zeffiro, per
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nelle guancie di velluto. Egli stesso aveva scelto quelle bellissime schiave tra le molte, che possedeva e la sua scelta era stata felice, perché egli
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valore. Le maggiori decorazioni, i premi più rari, dei quali disponeva la patria del bello. Neppure la vista di quelle corone lo appagò. Non gli
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a quelle feste. S'aggira ammirato nel grande palazzo, sognando novelle feste, novelle orgie, novelli delitti. I giorni passano lenti, nella nausea
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per quelle cure, per quei lavori assidui, non si era rifiutato di mantenere l'onesto lavoratore ed egli si era trovato bene'in quel bell'angolo
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piccoli campanelli, simili alle squille di argento che i fanciulli agitavano in chiesa per annunziare che il sacrifizio stava per incominciare; e quelle
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quell'oro, quelle gemme. Lo fa senza alcun rimpianto, abbenchè quei vasi fossero la sua delizia. Ne era tanto fiero. Li aveva fatti fondere coi gioielli
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guardava quelle fiamme pensava ai delitti della chiesa, al danno infinito che il cristianesimo ha recato all'Italia, ad ogni singolo italiano ed anzi ad
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sullo scarno volto e certi occhi grandi, buoni, ma velati d'infinita mestizia. Il cuore del padre soffre tanto a quelle lotte, a quel sangue; soffre di
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