I sogni dell'anarchico
uomini erano del tutto dissimili tra di loro, come diverso era il modo, nel quale stavano seduti. Il primo era un uomo di mezza età, alto, slanciato
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berlinga vendono il loro lavoro allo straniero, all'usurpatore! Qualche settimana ancora ed il castello sarà ultimato. Egli vi abiterà ed allora guai a
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difesa dei marito, rotto il fondo delle botti e lasciato scorrer tutto i! vino; si parlava di signorotti che taglieggiavano i contadini; imponevano loro
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giunte al suo orecchio, dei furti da loro commessi, delle loro rapine. Distrutto a Venezia il Pucintoro; distrutte numerosa merci, saccheggiato il
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momento si critico, separi la propria responsabilità da quella delle masse anarchiche. Con loro sempre, anche quando errano. Dirà: Approvo la rivoluzione
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rivoluzionari sono rinsaviti; si sono convinti, che egli era un loro benefattore, che dovevano il trionfo a lui; lo hanno raccolto, lo hanno medicato con
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d'infinite bugie, per tenere il popolo schiavo, supinamente schiavo dei ricchi; li avrebbe resi attenti, che neppure la chiesa concedeva loro sicurezza
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essere padrone delle grandi vie, che conducono al suo interno, per poter taglieggiare a piacimento le carovane ed imporre loro le tasse che voleva; per
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loro risa di scherno e si vide strette le mani da pesanti catene. La predizione della cometa si era avverata. Era prigioniero, era schiavo. Cercò di
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, devono respirare l'aria mefitica ed i più ammorbanti fetori. Il cibo è scarso; la frustai fende continuamente l'aria e cade sulle loro povere spalle
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primeggiavano nelle loro terre; malfattori, della peggior specie, debitori incapaci di pagare ed antichi schiavi, i quali avevano perduto la grazia
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avevano supplicato gli ambasciatori greci ginocchioni di deliziare le loro orecchie col suo canto? Non aveva egli destato l'applauso infinito della
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, cangiando i più rari riflessi metallici delle loro squame, ma non trovò piacere. Era uno dei giorni consacrati alla celebrazione dei suoi trionfi in Grecia
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di loro. ? A Napoli ci sono dei cristiani? Nessuno lo sa. - Vengano ricercati e trascinati alla mia presenza. Cerca altri oggetti, sui quali sfogare
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. Inveiscono contro di lui, e le loro imprecarzioni arrivano al suo orecchio e lo fanno fremere: Matricida! Matricida! Già. Egli ha fatto uccidere sua
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divini misteri e dove egli evoca quello sfesso divino Infante che è nato a Betlemme. Essi uniscono la loro voce a quella del celebrante. Cantano: Gloria
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portavano di schiavi ne il nome ne gli oneri. Nessuno li aveva mai manomessi; vivevano su quella gleba, anche a loro cara, e formavano col padrone, una sola
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dichiarato loro proprietà, che hanno in parte scannato, guastato. Quanto sono brutti! I loro corpi sono avviluppati in pelli di orso, di lupo, di capra
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Ma chi sono quei due uomini che si fanno imperterriti avanti, nulla temendo? Vestono una talare di lana bianca, che giunge loro al malleolo, e sulla
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loro labbra escono parole di esecrazione contro il teutone odiato; essi pure fanno il giuramento di vendicarsi. - Milano deve risorgere, fenice novella
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fucine di liberi spiriti! Libertà, libertà! Distruggiamole e moriamo tutti sotto le loro rovine, piuttosto di vederle asservite allo straniero
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pieno col passato, che non sapevano farla finita colla loro antica esistenza; e quanto maggiore era l'eroismo che essi mostravano nelle cose grandi, tanto
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. Libertà o morte! Molti moriranno, ma la morte non incute loro terrore. Moriranno per l'Italia, per Milano. Libertà o morte! Dietro a quella folla di
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quali rifiutava fede, che non poteva, non voleva ammettere. Eppure ... eppure ... - No, no! - urlò adirato. - Maledette campane! Il loro suono! Tese
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