I sogni dell'anarchico
seguirsi, e la voleva imporre a tutti. L'altro invece balzava col suo dire di palo in frasca; si agitava per ogni inezia; s'infervorava, diventava
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vanghe, le zappe, i picconi, andiamo a distruggere quanto è stato già fabbricato e impediamo che la fabbrica continui, essi lo avevano guardato col
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straordinariamente pallido, ed il suo pallore armonizza col candore dei mustacchi e del pizzo. Quel vecchio ha una faccia così dolce; un volto così
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rovinato, col suo passaggio, i suoi campi, invaso la sua casa, mangiato i suoi viveri, bevuto il suo vino, ucciso i suoi polli, scannate le sue due
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ha l'ardire di puntare le armi sui rivoltosi. Ecco una compagnia dì guardie regie che procede a passo di marcia, col fucile in pugno, pronta alla
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simbolismo ridicolo, trovano ancora degli ammiratori, persone che te accettano e seguono, in pieno secolo ventesimo. Bisognava farla finita col cristianesimo
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, caldo, e di portarlo alle labbra. Spegnere la propria sete col sangue dei morti nemici! Dimenticò per un'istante la propria sete, il suo sfinimento, e
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prepararle alla vendetta, si gettò sul cavallo, gli aprì, col pugnale, una vena al collo, portò le labbra alla ferita e succhiò il sangue caldo
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. Tra i più riottosi Ramsette. Egli si trova ià, incatenato alla parete, nell'angolo più buio della stiva, col corpo coperto di piaghe, sulle quali
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, frementi, maledicendo alla loro sorte, imprecando a Roma ed a Cesare; altri calmi, rassegnati, col sorriso sulle labbra, quasi andassero incontro alle
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avevano supplicato gli ambasciatori greci ginocchioni di deliziare le loro orecchie col suo canto? Non aveva egli destato l'applauso infinito della
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lo umiliavano avanti a tutti, ne volevano distruggere la fama e la gloria, col provare, che quanto era riuscito a Orfeo non riusciva a lui. Montò
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l'infinita distesa del mare, così bello, cosi tranquillo, e sogna di solcarlo un'altra volta, per andare a deliziare col suo canto altri mondi: l'Egitto
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decaduto. Quanto soffre! Pazzi pensieri gli passano per la mente»: vuole recarsi nelle Gallie, incontro all'esercito ribelle. Domerà i soldati col suo canto
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portavano di schiavi ne il nome ne gli oneri. Nessuno li aveva mai manomessi; vivevano su quella gleba, anche a loro cara, e formavano col padrone, una sola
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sposa, che mai gli sembra così pura e così degna di amore come ora, che ha sofferto tant'onta; che vuole consolare, col suo maschio amore, per l'onta
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, mi sono redento col lavoro assiduo all'ombra della croce, ho avuto famiglia. Non comprendo. Tutta una vita, vissuta in brevissimi istanti. Cercherò
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pieno col passato, che non sapevano farla finita colla loro antica esistenza; e quanto maggiore era l'eroismo che essi mostravano nelle cose grandi, tanto
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milanesi lo difendono col loro petto; la compagnia della morte fa prodigi di valore. Egli si sente pieno di un indomito entusiasmo; avido di difendere
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sfracellati in un mare di sangue; sognare vescovi scannati, papi col ventre squarciato; la rivoluzione, la grande voluzione, operazione terribile ma
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