I sogni dell'anarchico
Una via polverosa. Egli procede a piedi, stanco, sfinito. Va alla città vicina per chiedere giustizia. La otterrà? Ne è quasi sfiduciato. Eppure la
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è scoppiata. Egli è così felice! Si veste in fretta e corre alla finesra. Già la città è in pienai sommossa. Ecco gente che corre, che fugge
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strana. Non voleva pascere, colla sua persona, l'altrui curiosità. Fece un breve giro per la città silenziosa, alla luce grigia di un' alba,contrastata
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incatenate e inneggiò agli audaci. Quelli sì erano uomini. Aver osato mettere l'accetta alla radice, e dare fuoco alla città! O l'odio, l'odio grande
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: Apollo, Apollo, il divino Apollo! Perciò aveva incendiato lui, cioè no, i cristiani, la eterna città; essa non doveva portare più il nome di quel
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' un'intiera città che emigra con lui; un esercito di senatori, di patrizi, che lo accompagna; cantanti, numi, gladiatori, liberti, schiavi suoi
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all'aperto, alta piena luce del sole; i fratelli si erano dipartiti; uno era partito al servizio delle armi, l'altro andato ad abitare in città, del terzo
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alla patria. Invece tutto fu un sogno, ed io mi trovo davanti alle rovine fumamti della mia città natale. Maledetto tedesco! Assassino della nostra
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fare anche il maggior sacrificio per la patria. E Milano risorge. Le sue mura? I nostri petti. Abbiamo costruito una novella città; la vogliamo chiamare
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davano così una speciale impronta a quella giornata; il forestiero che fosse arrivato in quel giorno nella città avrebbe detto: II sentimento religioso
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. Anche Giuda Maccabeo ha dovuto difendere colle armi e spargendo sangue la città santa" e l'altare del Dio vivente. Ed ora non si trattava di un tempio
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