I ragazzi della via Pal
Cesare e Napoleone le seguenti parole: «... e Giovanni Boka». Questo è stato deliberato perchè il generale lo merita e perchè se non avesse disposto le
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ho portato dei sigari, Giovanni! A queste parole lo slovacco si decise a togliersi di bocca la pipa: i suoi occhi brillavano, poichè poche volte gli
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basso e fissavano in terra. Poi il sarto chiese sottovoce: — Dorme? La donna non osò rispondere a parole; accennò soltanto di sì col capo. Il bambino
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giù discutendo sulla prossima guerra, poi tornavano davanti al proclama attaccato allo steccato e rileggevano dieci, venti volte le parole
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vedremo quel che si potrà fare. Quattro occhi luccicanti fissarono Boka. Per Nemeciech e Cionacos tutte le sue parole erano vangelo. Boka domandò: — Sta
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più restar chiusi! Ve la do io! Erano parole! Il professor Raz aveva il viso severo e il cuore buono. — Puoi sedere! — disse all'interrogato e cominciò
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Ciele: — Prima costava tutto cinque soldi. D'ora in poi tutto costa dieci soldi! E mentre spiccicava balbettando queste parole gesticolava furioso con il
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! — intimò Boka, e, per dare maggiore efficacia alle sue parole: — Attenti!!! — ordinò. Nemeciech battè i tacchi uno contro l'altro. — Racconta minutamente
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getto come da una grondaia. Tutti si scostarono quando egli si scrollò come un cagnolino bagnato; e parole beffarde volarono verso di lui. — Ranocchia
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ancora, deve darmelo subito. Se vengo a sapere che qualcuno non me l'ha consegnato, prendo dei provvedimenti severissimi contro di lui! A queste parole
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questo momento, quasi per smentire le sue parole, un evviva chiarissimo risuonò dalla via Maria. — Diamine! — esclamò Franco Ats. Questo è un grido di
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piano di combattimento; e qualcuno prendeva il taccuino ed annotava le parole del presidente generale in capo. — Ebbene — disse Boka —, questa è la
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