I ragazzi della via Pal
abbastanza schifosa. E' proprio necessario che io abbia sempre sotto i denti questa pasta attaccaticcia? Nemeciech voleva parlare. — Domando la parola
I ragazzi della via Pal
Cionacos e Nemeciech. V'erano fortezze su quattro o cinque punti, ed ogni fortezza aveva il suo capitano; capitano, tenente e sottotenente. Questo era
I ragazzi della via Pal
da capo, quelli che cominciavano con R S o T diventavano gai alla lor volta. — Nemeciech! — Non è presente! — si rispose da più parti; e una voce
I ragazzi della via Pal
eravamo sul campo. Chi ha paura non viene con me. Ma nessuno aveva paura. Anzi Nemeciech volle dimostrare prontamente il suo coraggio: era evidente che
I ragazzi della via Pal
inatteso visitatore piovuto dall'alto. Ghereb impallidì: — Nemeciech! — disse terrificato. E il biondino rispose: — Sì, Nemeciech. Sono io. Ed è inutile
I ragazzi della via Pal
passavano in punta di piedi davanti alla porta del sarto Nemeciech. Le domestiche portarono i tappeti e i vestiti fino in fondo al cortile per sbatterli
I ragazzi della via Pal
faccenda Ghereb, anche perchè contava di sorprenderlo sul campo e di portarlo subito davanti al tribunale. Che Nemeciech fosse andato per conto
I ragazzi della via Pal
biondo: — Attento, Nemeciech! Nemeciech guardò di sbieco dietro a sè, poi in terra: una pallottola di carta rotolava verso di lui. Egli la prese, la
I ragazzi della via Pal
sul registro quanto segue: I. — A pagina 17 del registro vi è annotato ernesto nemeciech con lettere tutte minuscole. Questa annotazione viene annullata
I ragazzi della via Pal
era stata deposta nella rovina dell'Orto Botanico. Di lì l'aveva tolta Nemeciech, le cui piccole orme erano state scoperte nella sabbia. Ma il Pastor
I ragazzi della via Pal
tutto e, Dio gli perdoni, diceva anche di molte fanfaronate. Aveva parlato di belve feroci incontrate tra le rovine dell'Orto... di Nemeciech quasi
I ragazzi della via Pal
l'entusiasmo proruppe frenetico. Sventolavano i fazzoletti, i berretti volavano in aria. Nemeciech si tolse dal collo la sciarpa rossa e gridò con voce
Pagina 146