I ragazzi della via Pal
, quando Boka col berretto ornato dei colori rosso e verde della via Pal, si presentò al campo, tutta l'armata era schierata in ordine militare in
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impettito, il saluto militare. E chiunque gli passava davanti lo investiva: — Che fai qui? — Battere i tacchi! — Fuori col petto, dentro con la pancia
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pallidi i raggi della luna. Il saluto militare era fatto a Franco Ats che attraversava frettoloso il ponte. — Ci sono tutti? — chiese alle guardie. — Sì
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d'invidia quando videro tutti gli altri fare il saluto militare significando così d'aver preso nota dell'avviso presidenziale. E stavano già per avviarsi
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. Doveva forse essere qualche gaia canzone ungherese, ma l'organetto l'aveva trasformata in marcia, tutta suoni metallici, alla militare, e la classe
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qual'era, aveva condotto a buon fine questa impresa con molta disciplina militare. Non aveva accettato di scoprire niente al nemico, neanche un traditore! E
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alzato in piedi sul letto: la camicia da notte gli giungeva fino alle calcagna. Aveva il berretto rosso e verde di traverso. Fece il saluto militare. E
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scuola non c'era obbligo di saluto militare e di stare sull'attenti: gli statuti valeva no soltanto per il campo. Fuori tutti erano eguali. Anche
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tacere la propria amarezza e disse con voce militare: — Sì, signor presidente! E si mise a galoppare. La terra si sollevò in nuvolette di polvere dietro
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