I ragazzi della via Pal
— disse —. Colnai... E Colnai disse: — Sì. Barabas... — Riconciliatevi subito! — ordinò Boka — Altrimenti vi scaravento fuori tutti e due. Si può
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delle bombe di sabbia umida. Dalla trincea saltò fuori Barabas, tutto sudicio, che gridò a Boka: — Gliel'hai permesso? — Sì — rispose il generalissimo
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ardito. Il più piano che gli fosse possibile cominciò a strisciare sul tetto della capanna per raggiungere la sporgenza del tetto e poter metter fuori
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scuola non c'era obbligo di saluto militare e di stare sull'attenti: gli statuti valeva no soltanto per il campo. Fuori tutti erano eguali. Anche
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contrattempo. Il grande corridoio della scuola si affollò: anche le altre classi si riversavano fuori e un gran vocìo e calpestìo, risuonarono nella galleria
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infatti giaceva in modo che non si poteva comprendere se fosse sveglio o dormisse. Di fuori, dalla porta verso il cortile, giunse un picchiare discreto
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: — Signorino... — disse — se vengo io, li butto fuori tutti, da solo! Boka sorrise: — Lascia fare a noi! E s'affrettava verso casa anche lui. Sotto il
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generale divenne frenetica alla vista del vestito gocciolante e infangato. Dalla giacchettina l'acqua colava e quando scosse il braccio zampillò fuori un
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collezioni di dove, ad ogni socchiudersi di porta, spiavano fuori con stupidi occhi di vetro animali imbalsamati e, di su gli scaffali, uccelli imbottiti con
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impettito, il saluto militare. E chiunque gli passava davanti lo investiva: — Che fai qui? — Battere i tacchi! — Fuori col petto, dentro con la pancia
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cominciano il fuoco. Nello stesso tempo i due battaglioni si precipitano fuori, uno dalla rimessa e l'altro dalla capanna e attaccano alle spalle il
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