I ragazzi della via Pal
. Il cartello era un proclama che Boka aveva scritto sacrificando una notte di riposo. Era dipinto a grandi caratteri stampatello, con inchiostro di
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lezione di latino, Boka ricevette l'offerta di molti volontari che volevano intervenire per ingrossare le fila, ma Boka rispondeva a tutti: — Ci dispiace
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accendendo i fanali. All'uscita della scuola, Boka disse ai compagni: — Prima di attaccare, dobbiamo provare di essere coraggiosi quanto loro. Io prenderò con
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sapevano a che ora si sarebbe incominciato e quale sarebbe stato il combattimento. All'ultimo però Boka modificò l'ordine di combattimento. Quando i
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d'occhio il traditore, di stare attento ad ogni suo passo: egli aveva promesso di non dir nulla a nessuno, finchè Boka non fosse venuto al campo, che
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. — Forse il dottore — mormorò la donnina. — Apri — disse il marito. La donnina andò ad aprire: sulla soglia apparve Boka e la donna sorrise con
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tra i libri, dentro i cassetti; i più ordinati ripulivano le penne. Boka rinchiuse il suo piccolo calamaio tascabile di pelle rossa, un praticissimo
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cataste più alte v'eran castelli e fortezze: in che punto bisognasse costruire le fortezze l'aveva stabilito Boka; ma poi le fortezze erano state erette da
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unanime al generalissimo Giovanni Boka per aver guidata la battaglia di ieri come un condottiero di quelli citati dal libro di storia e in segno di
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interrogativamente, aspettando le disposizioni di Boka. Sapevano che nel pomeriggio avrebbe avuto luogo la riunione, alle quattordici, riunione durante la quale
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compito avrebbe da eseguire. Boka si mise a spiegare l'ordine di combattimento: — Fate attenzione! Guardate il disegno! Questa è la pianta del nostro
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