I ragazzi della via Pal
all'avvicinarsi di un'ombra. — Attenti! — gridò uno di essi. E tutt'e due sollevarono in aria le lancie dalle cuspidi inargentate sulle quali lampeggiavano
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di bambini. Metà si dirige a destra, l'altra metà a sinistra. I professori passano in mezzo, ed allora i piccoli berretti volano in aria. E tutti
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lancie risplendeva il sole: e le camicie ed i berretti rossi li facevano sembrare diavoletti. Anche le loro trombe suonarono all'assalto e l'aria fu
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entrò nella capanna con aria soddisfatta e Ghereb lo seguì: ultimo venne il cane. — Non sentirò nulla di quanta diranno borbottò stizzito Nemeciech
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altro fischio acuto tagliò l'aria. Rimasero di nuovo in ascolto; ma nessuno venne. Nemeciech, tremando, di sotto un cespuglio, propose: — Si dovrebbe
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dimenavano sulle loro panche; guardavano in aria e non stavano attenti a quello che era interrogato. E non soltanto quelli della via Pal erano in questo stato
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cappello per aria ed urlò: — Andiamo! Con questo le faccende ufficiali erano terminate. Si passava al gioco quotidiano: il tennis. Uno disse con dignità
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voleva essere aiutato. Sollevò un dito in aria e disse serio serio: — Non credere a quello che dicono perchè lo dicono per ischerzo. Io so che morirò
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l'entusiasmo proruppe frenetico. Sventolavano i fazzoletti, i berretti volavano in aria. Nemeciech si tolse dal collo la sciarpa rossa e gridò con voce
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