I miei amici di Villa Castelli
cortile; ma le anitre e le oche preferiscono vivere accanto ad un corso d'acqua o ad uno stagno. Le piante soffrono, anzi muoiono se manca loro il liquido
Pagina 102
I miei amici di Villa Castelli
le ombre sembrano più scure. I bambini sono raccolti sul piazzale della chiesa e giocano a palline coi noccioli di ciliegia, d'albicocco o di pèsca
Pagina 107
I miei amici di Villa Castelli
raccolto la Capra, per andar d'accordo, domandò al Lupo se volesse il mucchio dei chicchi o quello della paglia. Il Lupo che si stimava furbo, disse pronto
Pagina 110
I miei amici di Villa Castelli
pagliaio. Galline, galli, galletti e colombi fanno festa e beccano a più non posso. - O Pietrino! Ti finiscono iI granturco... - Pietrino corre, tira
Pagina 116
I miei amici di Villa Castelli
gettò quella nella bocca aperta del Gigante Zucca. Il Gigante straluna gli occhi, fa ancora tre o quattro passi, poi, mentre babbo e figlio scappano a
Pagina 119
I miei amici di Villa Castelli
ULTIMI GIORNI DI SCUOLA Quando fa tanto caldo, com'è difficile stare attenti! Ogni poco la maestra deve richiamare qualcuno: - Su, Luigi, o che dormi
Pagina 124
I miei amici di Villa Castelli
al mulino, unirti alla candida polvere dei tuoi compagni e diventare il buon pane che mai non si rifiuta o la pasta che farà più lieto il desco
Pagina 129
I miei amici di Villa Castelli
, zappe, ferri per cavalli, per buoi, badili e tante altre cose utili, più o meno raffinate, colla lima o col trapano. Ecco dove si nasconde Mario quando
Pagina 14
I miei amici di Villa Castelli
nei giuochi senza ch'ella debba imporsi in nessun modo o dire: Voglio. Il suo nome è Maria, ma tutti la chiamano la «Francina».
Pagina 17
I miei amici di Villa Castelli
croci di ferro e qualche lapide bianca, guardate sempre dai cipressi alti e scuri. Tutti portano qualcosa ai loro morti, o corone di crisantemi e
Pagina 20
I miei amici di Villa Castelli
LA PREGHIERA DEI MORTI La preghiera dei morti è così breve, che anche i bambini la possono dire. Eccola: «L'eterno riposo, dona, loro, o Signore, e
Pagina 21
I miei amici di Villa Castelli
AVE, MARIA Salve, o Maria, di grazia, piena! Teco è il Signor O benedetta tu fra le donne, tu madre eletta, del Redentor. Santa Maria madre di Dio
Pagina 22
I miei amici di Villa Castelli
verso lontani paesi. Alla metà d' agosto son partiti i rondoni e a settembre sono andate via le rondini. I nidi che stan sotto le gronde, o sotto i
Pagina 24
I miei amici di Villa Castelli
fioritura candida e fragile. Non si esce volentieri all'aperto e, quando bisogna uscire di casa, fa piacere avere una sciarpa di lana o un mantello. Però
Pagina 26
I miei amici di Villa Castelli
volte. cuculo. in un angolo si trova l'acquaio per rigovernare le stoviglie e vicino una piattaia o rastrelliera. La tavola posta nel mezzo è grande
Pagina 32
I miei amici di Villa Castelli
sbagli o indovini vorrebbe ricominciare da capo, finchè la mamma non lo manda a raggiungere i fratellini.
Pagina 33
I miei amici di Villa Castelli
IDA - Quanti anni hai ? - Che lo so? - O il babbo dov'è? - Che lo so? - Perchè ti hanno messo nome Ida? - Che lo so? - Non sa nulla, a sentir lei
Pagina 37
I miei amici di Villa Castelli
LE BRICIOLE DI PANE Nonna Giuditta non vuol vedere sulla tavola o per terra le briciole di pane che avanzano dopo i pasti, nè permette che vengano
Pagina 39
I miei amici di Villa Castelli
LA FURBERIA DI MARIANNINA Mariannina del Ceccarini non è molto furba e ogni tanto ne combina qualcuna delle sue. Siccome a questo mondo presto o
Pagina 48
I miei amici di Villa Castelli
LA BEFANA La Befana, o Epifania, ricorre il 6 gennaio. Essa è la festa che ricorda l'adorazione dei Re Magi. In alcuni paesi si distribuiscono doni
Pagina 49
I miei amici di Villa Castelli
LA VEGLIA La sera dei giorni di festa a Villa Castelli la gente si riunisce a veglia in casa degli amici o dei parenti. Gli uomini siedono intorno
Pagina 51
I miei amici di Villa Castelli
ordinò di recarsi alla fontana ad attingere acqua con un canestro. - Fa presto - gli intimò - o ti aizzo il cane! - Pensate che paura, povero ragazzo
Pagina 51
I miei amici di Villa Castelli
accontentano di mettersi il grembiule della mamma o qualche vestitaccio vecchio che dà loro l'aspetto di spauracchi. Un po' di farina sul volto, un po
Pagina 58
I miei amici di Villa Castelli
mazzetti da portare in chiesa o alla maestra. Però i fiori stan tanto bene anche dove son nati; essi sono la gioia della campagna, e i bambini che non
Pagina 60
I miei amici di Villa Castelli
dal toccare e che gli uomini arrotano con la cote e adoperano con gesto largo e sicuro. Alle pareti pendono pure i crivelli per stacciare i semi o la
Pagina 61
I miei amici di Villa Castelli
più, guarda il cielo, guarda la campagna e, se scopre degli indizi, risponde. Se il cielo è rosso, egli prevede o vento o acqua. Se vede la nebbia sopra
Pagina 66
I miei amici di Villa Castelli
misura volando la distanza e osserva disturbatori o pericoli. - Forse accanto alla stalla potrò ripararmi e prendere dei fuscelliper la mia casetta
Pagina 67
I miei amici di Villa Castelli
romana, piselli, baccelli (o fave) sèdani, cipolle, agli, porri, peperoni, pomodori, patate e carote. Anche le fragole, allineate lungo i viottoli, sono
Pagina 70
I miei amici di Villa Castelli
raccolta con un grido speciale, se trova qualche verme o qualche grano tenero ; poi col chioccolare continuo, avverte i pulcini inesperti che non devono
Pagina 71
I miei amici di Villa Castelli
, come se chiamasse o salutasse; ma il bovaro giungeva e gli faceva riprender la strada. Al mercato le bestie erano radunate in un piazzale, legate a
Pagina 74
I miei amici di Villa Castelli
LA CAMICIA NERA Oggi l'Italia è veramente piena di Balilla perchè in ogni angolo del nostro paese, in tutte le scuole, o fanciulli servono la Patria
Pagina 80
I miei amici di Villa Castelli
mattina nuove corolle rosse o bianche si aprono e la casa par tutta parata per una festa. Nell'aria intanto si diffonde l'odore delicato dei giaggioli e
Pagina 88
I miei amici di Villa Castelli
e si chiamava appunto il Coniglio bianco. Un giorno un Gallo sentì piangere il bel Coniglio e gli domandò: - O di che Piangi? - Ho paura. - Ma di che
Pagina 90
I miei amici di Villa Castelli
piangeva. - O che hai? - le domandò. La bimba rispose: - Mi è cascato in fondo al burrone il fagotto della lana filata datomi dalla mamma per portarlo in
Pagina 92
I miei amici di Villa Castelli
. Al dottor Paolo non dispiace di aver da fare poco o nulla con malati; se non pensa a questi, pensa ai sani, perchè lui dice: È meglio curare la gente
Pagina 94
I miei amici di Villa Castelli
: l'inverno è ormai dimenticato. Si respira un buon odore come di miele e tratto tratto il forte ronzio di un bombo o di un calabrone ci dice che tutti gli
Pagina 98