I miei amici di Villa Castelli
. Maggio ventoso piace al contadino. Quanti proverbi per il mese di maggio! Forse ognuno ne può suggerire degli altri. Questo mese è proprio il più bello
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; appena appena dalle stalle giungono i soffi profondi dei buoi, il battere degli zoccoli dei cavalli e il rumore delle catene smosse. Per l'aria si
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-Forza. ragazzi, fatelo venire davvero- grida il capoccia che tutto sudato ammucchia più in fretta degli altri. I ragazzi felici di servire a qualche
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riposano all'ombra degli alberi folti. Mario e Sèrafo però oggi non son restati con gli altri ma sono andati allo stagno seguiti da «Moschino ». Quanti
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anitre si mettono arrosto. E poi.... chi ne trova degli altri?
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anno Pag. 49 La Befana ivi L'arancia 50 La veglia 51 « Pesciolino, incolla » ivi La «Morella» 55 Le lacrime della Madonna 56 La sapienza degli
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governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia». Chicchi, mezzo addormentato, dice degli strafalcioni e gli altri bambini ridono; però io
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due occhietti neri vivi come quelli degli uccellini. Essa andava qua e là mentre gli uomini stavano accoccolati sui calcagni intorno a un foco che
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LA VEGLIA La sera dei giorni di festa a Villa Castelli la gente si riunisce a veglia in casa degli amici o dei parenti. Gli uomini siedono intorno
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LA SAPIENZA DEGLI AGRICOLTORI Ai contadini piacciono i proverbi, e quando parlano ne dicono sempre qualcuno. Un vecchio contadino che lavora coi
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più, guarda il cielo, guarda la campagna e, se scopre degli indizi, risponde. Se il cielo è rosso, egli prevede o vento o acqua. Se vede la nebbia sopra
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della cote che riaila le falci; si ode iI fruscìo regolare degli steli recisi. Nell'aria si sparge l'odore dell'erba falciata. Ben presto il sole asciuga
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