I miei amici di Villa Castelli
PADRE NOSTRO Quando dalla chiesa rintocca l'ora di notte, le prime luci si accendono a Villa Castelli. Le lampadine elettriche formano intorno al
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riempiti dalle fate e contenenti frotte miracolose, specialmente se qualche fronda verde si intrecciava fra il rosso. Oggi dalla casa di Mario una donna
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vanno ad abbeverarsi. Appena l'animale si sente liberato dalla catena che lo legava alla mangiatoia, si avvia alla gora dove troverà la fresca bevanda
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vecchina, che ricorda questo rimedio usato un tempo dalla sua mamma, la febbre sarà passata! Speriamo che i genitori possano tornar presto dai campi
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divincola e Sèrafo non può gettarlo lontano dalla riva. Ecco che la povera bestia si mette a guaire lamentosamente, a zampettare con furia senza
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IL GIGANTE ZUCCA Che sole su l'aia! Che giornata afosa! Appena tornato dalla scuola Mario si è tolta la giacchetta, ed è andato a cercar Sèrafo. Poi
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paiolo dalla catena del camino, scola l'acqua delle castagne e mentre tutti gli occhi dei piccoli sono rivolti a lei, ella stende sulla tavola grande le
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dalla chiesa si fermano a guardare e a discutere. Un merciaio ha dei fazzoletti da testa, a fiori così variopinti che sembran veri. Un altro ha le stoffe
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i chicchi dorati escono separati dalla paglia bionda che s'accumula da un'altra parte. Le massaie, che ogni pochino escono sull'aia, guardano con
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IL CHICCO DI GRANO Che cosa diventerai, chicco di grano uscito dalla spiga materna? Dentro di te c'è già un po' di farina e tu potrai domani, portato
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formata da un torsolo di pannocchia e da un pezzo di stoffa regalatale dalla zia. Ella aveva una grazietta di piccola mamma proprio da innamorare.
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LA STALLA Accanto alla casetta rustica di Mario, in un fabbricato a parte, vi è la stalla. Ora che i buoi sono tornati dalla montagna e tutte le
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il fumo, e dalla volta, quando piove, cade l'acqua: le finestre, invece di vetri, hanno carta oliata qualcuna non ha nemmeno quella. Povero Federico!
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freddo. Ma io credo che non voglia farsi vedere da meno dei compagni più spavaldi e non voglia perdere il mantello quando giuoca tornando dalla scuola
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colla cappa del camino, dalla gola del quale pende una catena, al cui gancio è attaccato il paiuolo. Sul fuoco basso c'è un treppiede sopra il quale
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noquando il bimbo è garbato, tralascia le faccende per un momento, prende l'anello dalla tasca, lo nasconde in una mano, finge di averlo anche
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governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia». Chicchi, mezzo addormentato, dice degli strafalcioni e gli altri bambini ridono; però io
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bucchero. Eccola dietro l'uscio di Rosa che origlia e occhieggia dalla fessura: Che fai costì, Ida? -Che lo so?- E scappa a saltellini. Dopo poco la
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dalla paura si mise a piangere. Le sue calde lagrime caddero sulla neve e questa si sciolse e un candido fiorellino sbucò fuori all'improvviso. La bimba
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vecchio: «Verrà la nipotina della città, e chissà come sarà. felice di trovare questo regaluccio del nonno di Villa Castelli!». Annuccia arrivò dalla
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sono succosi gli spicchi! Le arance sono gradite ai malati, ai quali sono proibite le altre frutta; esse sono un ristoro per le labbra arse dalla
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piccolo paese, dalla matrigna alla fruttivendola, dal mugnaio al padrone di casa, dal sagrestano al lampionaio, tutti avevano da dire qualche cosa contro
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d'intorno, rassegnato al suo destino. Qualcuno tuttavia si fermava, si voltava dalla parte dov'era venuto, odorava l' aria, poi metteva un muggito
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le mani le tremano continuamente. Anche oggi ella è sull'aia e fila. Dalla conocchia il filo scende unito e s'attorce sul fuso che prilla. La nonna è
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seguirono il suo esempio, i cattadini presero le armi e cacciarono gli Austriaci dalla città. Il gesto del piccolo eroe genovese dimostra che si può amare e
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, perchè quando il fiume diede di fuori si buttò a nuoto, salvando una bambina che veniva portata via dalla corrente e si era aggrappata ad una tavola, ma
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BIANCHINA Bianchina è tornata dalla scuola, e ha descritto alla mamma la sua nuova classe. C'è la cattedra bella, lucida per la signora maestra. C'è
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ti puoi difendere. Allora, se credi che questo ti possa bastare, recati dalla vecchina del poggio e chiedi aiuto a lei. - Il Coniglio bianco, tutto
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piangeva. - O che hai? - le domandò. La bimba rispose: - Mi è cascato in fondo al burrone il fagotto della lana filata datomi dalla mamma per portarlo in
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MATERNITÀ Mario piange. Ha avuto una beccata tanto forte dalla chioccia che gli sanguina un ditino. La chioccia ha creduto che Mario, giocando coi
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