I mariti
- E mio marito? Quanto non mi ha fatto soffrire quel dannato di Teodoro con la sua gelosia per Riverbella? Che cosa non mi ha fatto soffrire?!
Pagina 10
I mariti
E ricomincia, ricomincia! Duro quel pesce cane!
Pagina 20
I mariti
- Non voglio quel braccio!
Pagina 22
I mariti
Vedi, Filippo mio, bisognerebbe parlare sul serio a quel ragazzo...
Pagina 22
I mariti
; un ragazzo che non sa amarmi, e, quel ch'è peggio, non sa rispettarmi...
Pagina 23
I mariti
se l'amassero davvero, darebbero la vita per farsi quel patrimonio che s'aspettano dal caso! In noi, cara Emma, non vive soltanto l'anima. "Una
Pagina 27
I mariti
- Vi ringrazio tanto di quel condizionale. Ma ecco... debbo andare alla villa del povero Gioiosi, per farvi apporre i suggelli: sono dieci miglia di
Pagina 28
I mariti
basta a lui e alla sua famiglia; invece Ernesto di Rogheredi non è povero, ma è miserabile, perchè il doppio di quel che possiede non basterebbe ai suoi
Pagina 28
I mariti
- Non sai nulla? quel povero vecchio Gioiosi...
Pagina 29
I mariti
In fin de' conti poi... la Melia non aveva portato un centesimo di dote a quel povero vecchio... Almeno un po' di gratitudine gliela doveva
Pagina 30
I mariti
in quel vostro barbaro latino... c'era di mezzo certo timeo... certo daneo e certe ferite...
Pagina 31
I mariti
- Oh, scusate, mamma, ha ragione! Quel che è troppo è troppo!
Pagina 37
I mariti
ha accarezzata e... baciata la tua piccola Gigia..." Quel che io provi in questo punto, o signore, mi sforzerei invano di esprimervi! lo non so, non
Pagina 46
I mariti
- Ma vuoi che sappia quel che io ho firmato? Oh, vedete che pretensioni!
Pagina 54
I mariti
- Ah, è proprio quel che ci vuole.
Pagina 56
I mariti
voglio che ne vada di mezzo la reputazione di quel povero angelo della Duchessina Sofia, a cui è toccato un marito dissoluto come Alfredo, e un fratello
Pagina 58
I mariti
- Rompendo quel vetro... È cosa da nulla, è la sinistra... quella che è necessaria, la dritta, l'ho intatta!
Pagina 60
I mariti
- Ma io ho parlato più di quel che dovevo...
Pagina 61
I mariti
- Mio caro, o siete pazzo, o, quel che sarebbe più umiliante, avete bevuto...
Pagina 62
I mariti
- Per un momento, non li ho raggiunti! Un contadino, che passava, ha aiutato il cocchiere a rialzare il cavallo; ho fermato quel contadino e gli ho
Pagina 63
I mariti
- furono sue parole troppo gentili - pure onorandola, l'avrebbero offesa, da quel momento in poi. Vedete, quindi, che tra noi non ci fu la menoma
Pagina 70
I mariti
- È vero; ma la donna, a cui si allude in quel foglio, è la signora Amelia Gioiosi; siete voi il primo, siete voi il solo a sospettare che si tratti
Pagina 71
I mariti
- Me ne dispiace; voleva dargli una lezione, ma non rovinarlo fino a quel punto.
Pagina 72
I mariti
Chi non muore, si rivede! L'avete proprio conciato per le feste quel povero Barone! L'ho visitato un'ora fa...
Pagina 72
I mariti
- Quel che posso consigliarvi è di ritornare presto, fra un anno al più...
Pagina 73
I mariti
- E poi, quella mia camera da letto e quel mio salottino mi son venuti in uggia... Non so perchè... Ma è così. Ti fermi? Non mi far stancare!
Pagina 76
I mariti
- Ecco: se mai, economicamente, è quel che dicevo...
Pagina 77
I mariti
Se invece, per esempio, di quella tappezzeria di quel pesante rococò, i mobili fossero di un bel legno di rosa, semplice, semplice...
Pagina 77
I mariti
- Uh, quel vecchio!
Pagina 8
I mariti
all'adorazione degli uomini, il pubblico potrà sentirsi battere il cuore di quel palpito di egoismo spontaneo che ci fa tremare di commozione quando
Pagina 83
I mariti
non vi sono lacune in tutto quel complicato intrecciarsi d'avvenimenti; perchè là un motto, qua una frase, là un tocco fuggevole, qua una scena
Pagina 86
I mariti
d'onore! Per sua fortuna non incontrerà in lui un essere depravato e senza coscienza. In quel momento di folle abbandono, l'uomo a cui essa dichiarerà con
Pagina 88