I mariti
- Nulla; oramai sono tanto avvezza!
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I mariti
- Nulla... nulla!
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I mariti
- Piango, sì, perchè non c'è giustizia a questo mondo; perchè non ho da rimproverarmi nulla, e non meritavo di essere tanto disgraziata. Non m'opposi
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I mariti
- Voi donne non avete da saper nulla di tutto questo. Per esser bella la donna non deve far altro che dare il suo cuore: il resto spetta all'uomo
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I mariti
- Eh, una cosa da nulla: è morto.
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I mariti
- Non sai nulla? quel povero vecchio Gioiosi...
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I mariti
- S'è dimesso! Oh, gli oziosi! Andate a sposare un uomo che non abbia nulla da fare! lo aborro gli oziosi!
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I mariti
- Nulla... nulla...
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I mariti
- No... nulla!... Nulla mi fa più senso! Se un giorno fui tanto nemica di me stessa da preferire il Barone a voi... Via!
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I mariti
- Ho, ho... quello sconforto in cui sarebbe ogni donna che non sentisse intorno a sè ed in se stessa più nulla di vivo: per me tutto è sfiorito, anzi
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I mariti
- Non ha fatto nulla... o nulla in cui avesse messa la sua volontà... Soltanto ti basti sapere che tuo marito...
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I mariti
- Non potevi dir nulla di più a proposito! Aggiungi che non sono una stupida, che difficilmente mi sono imbattuta in alcuno a cui non sia piaciuta
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I mariti
- Non ne so nulla; dovevo accompagnare tua moglie; per conseguenza non so che cosa facessero gli altri.
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I mariti
- Rompendo quel vetro... È cosa da nulla, è la sinistra... quella che è necessaria, la dritta, l'ho intatta!
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I mariti
- Ma, caro Teodoro, siete proprio il solo a non saper nulla di nulla!
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I mariti
- E non me ne dicevate nulla!
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I mariti
- Ma non potevo immaginare che foste voi il solo, proprio il solo a non accorgervi di nulla!
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I mariti
- Certo?!! Certo !!... E lo dite così a viso aperto?! Oh, non ho più nulla da vedere! non ho più nulla da sentire!
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I mariti
Ah, imbecille ed impertinente! Creatura nulla sotto tutti i riguardi, con la vista per non vedere, con l'udito per non udire, con la ragione per non
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nulla, vi dico... Addio, Enrico...
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- Nulla... È passato... Mi sento forte... Posso alzarmi... vedete...
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di lui che facevano già presentire con sicurezza la maschia potenza del suo ingegno; ma nulla di quanto egli ha scritto presagiva il magnifico
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). Ed ecco che gradatamente succede in essa una trasformazione sublime. La fanciulla diventa donna senza perder nulla della vereconda ingenuità che la
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spettacolo d'una rappresentazione dove non ci fu nulla che potesse dare appiglio alla critica più schizzinosa e più incontentabile. Ci siamo riserbati di
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