I PREDONI DEL SAHARA
sull'accampamento di sorpresa. Percorsi cinquanta passi, il marchese si era arrestato sul margine della macchia, di fronte ad uno spazio scoperto. "Il leone passerà
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che circondavano il piccolo seno si udì echeggiare un urlo lugubre e prolungato. "Uno sciacallo?" interrogò il marchese, un po' inquieto. "Ben imitato
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uomini pronuncino la sacra formula, e che Dio li danni se m'ingannano." "Signora," disse uno dei quattro Tuareg, inchinandosi davanti alla giovane
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, organizzata dal governatore di Tafilelt, si componeva di sette cammelli, sette navi del deserto, di due cavalli, d'un asino e di tre uomini. Uno, quello
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dall'umidità del sottosuolo, raggiunsero i pozzi, scavati quasi nel centro dell'oasi, a breve distanza l'uno dall'altro. Come tutti quelli del Sahara
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vecchio, tentando, con uno sforzo supremo, di afferrargli il pugnale. Il sahariano alzò l'arma e colpì il petto del misero, che si distese sulle pietre
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." "Peggio per loro." Mentre il marchese e l'ebreo si ritiravano dietro le pareti per non ricevere una scarica a bruciapelo, il sardo si munì d'uno
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fiaccato, molti anni or sono, l'orgoglio del bey di Tripoli. Conosci tu l'Italia?" "Ne ho udito parlare." "Ebbene, tocca uno solo dei miei capelli e le navi
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stavano per rimettersi in marcia, quando una viva questione insorse fra due cammellieri, pel carico dei bagagli. "Uno dei due marinai olandesi volle
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Il giardino della kasbah occupava uno dei cortili interni ed era molto meno vasto di quanto avevano supposto il marchese ed i suoi compagni. Essendo
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, scompigliando le colonne e facendo cadere l'uno sull'altra parecchi altri animali che non avevano avuto il tempo di evitare i banditi. Parecchi Tuareg
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disse con uno strano sorriso: "Voglio concludere che Tombuctu potrebbe essere pericolosa per quell'ebrea troppo bella." "Veglieremo attentamente sulla
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un'abbondante scorpacciata di miglio ed un riposo d'un paio d'ore, quel diavolo d'uomo si era risvegliato come uno che avesse preso regolarmente i suoi
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vampe terribili. Che ci siano dei vulcani qui sotto?" "Il Sahara non ne ha nemmeno uno, mio bravo Rocco." "Ditemi, signor marchese, che il Sahara sia
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. L'arabo, dopo aver scambiato uno sguardo con El-Melah, si mise alla testa del drappello e prese una viuzza laterale che era quasi deserta. Dopo aver
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a stento uno scoppio di risa, mentre il governatore faceva invece una brutta smorfia. "Non promettete tanto." "Eh! ... Domani saremo nel deserto e
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incredibili, spiando dovunque il passaggio delle carovane. Quando sanno che una è in marcia, le piombano addosso come uno stormo di avvoltoi e se non
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candidissimi. Una leggera tinta si era diffusa sul suo volto, dando alla pelle uno splendore insolito, simile a riflessi di seta rosea. "Pare che sogni
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dall'urlo d'uno sciacallo, produceva uno strano effetto come di sconforto e di tristezza sull'animo del corso e del sardo, non abituati alle terribili
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, guidato da uno dei due beduini, s'avanzava un gigantesco cammello, il quale reggeva sulle sue gobbe una specie di baldacchino, chiuso tutto intorno da tende
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i mehari, coricati l'uno presso l'altro, sonnecchiavano, mentre presso il pozzo bollivano alcune pentole. "Nessuno!" esclamò, impallidendo. "Dove sono
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Se il marchese ed Esther avevano passato un terribile quarto d'ora nel loro rifugio, Ben e Rocco ne avevano passato uno peggiore, perché, oltre ad
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solide, avendo sorpreso uno struzzo ed un'antilope nei dintorni dell'oasi. Il terzo giorno il marchese diede il segnale della partenza, frettoloso di
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consigliato di rivolgermi ad uno di quegli uomini che hanno il potere di guarirli. Siccome dubitavo dell'efficacia di quei rimedi, mi fu proposta una
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fatto di noi uno spaventevole macello. Che orrore! Vivessi mille anni, non mi scorderò giammai quella strage." "E perché hanno risparmiato voi?" "Non lo
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e scomparve fra i cespugli, senza produrre alcun rumore. Lo scricchiolio delle foglie si udiva sempre ad intervalli. Il negro, che era forse uno dei
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fiera, scorgendo quelle persone armate, esitò qualche momento, poi d'un colpo, con uno slancio gigantesco, si precipitò giù dall'ammasso di sabbia. El
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uomini, armati di lunghi fucili a pietra e di jatagan che davano loro un aspetto brigantesco, dopo averli interrogati uno ad uno sulla loro provenienza
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. "La vecchia attese a lungo, e non vide più giungere né l'uno, né l'altra. Faress, salito su un rapido cavallo, aveva portato Afza presso la sua tribù
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anni, è uno dei più grandi fiumi del continente africano. Se non può gareggiare col Nilo, certo può stare a fronte, pel volume delle sue acque e per
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cadaveri, staccando dai volti lunghi brandelli di carne. Il marchese, dato uno sguardo su quei miseri, le cui ossa dovevano rimanere insepolte, a calcinarsi
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europei che soggiornano nel Marocco e nei paesi caldi, si scagliarono dinanzi ai fanatici, tuonando: "Fermi!" Uno era un uomo di trent'anni, alto, bruno
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uno dei miei uomini a Kabra per acquistarvi una buona scialuppa." "M'incaricherò io di trovare i mehari," disse Samuele. "E noi faremo inoltrare i
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sbarcare." Il marchese, l'ebreo ed il sardo, presi i fucili, balzarono fra le piante, facendo fuggire uno stormo di pappagalli che schiamazzava sulla
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marchese," rispose Hassan. "Probabilmente uno dei soldati indigeni che tradirono vigliaccamente il disgraziato colonnello." "Non ne dubito." "Bisogna allora
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vano. Il deserto era in piena tempesta e offriva uno spettacolo terribile. Le dune si scioglievano come se fossero diventate di neve e il vento, sempre
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in un angolo, poi accese uno zolfanello, ma subito lo spense, mentre una voce di donna urlava a squarciagola "Awah! Awah! Hon!" Il signor di Sartena
Accademia della crusca
