I PREDONI DEL SAHARA
questo non avevo davvero pensato. Apprezzo però il vostro consiglio e lo metterò in esecuzione. Ma ... io non ho vestiti arabi." "Non datevi pensiero per
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che il sultano concede a chi gli consegna un kafir." "È per questo che li hai lasciati venire fino qui?" "Sì, Amr," disse El-Melah. "A te gli uomini
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portato con noi nel rifugio," osservò a sua volta Ben. "Magra risorsa in questo deserto: non sarà che un giorno guadagnato, mentre ce ne occorrono
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parti?" "Tutto lo indica, marchese." "Fuggiamo, Ben! Fuggiamo!" "No, marchese: forse la morte di questa carovana ci salva." "Perché dite questo?" "Qui
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smisuratamente le ombre dei cammelli e dei cavalli. "Si direbbe che questo sia il regno dei morti," disse il marchese. "Pare che la carovana sia seguita da
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, essendosi questo rifiutato di accompagnarli a Tombuctu a causa della sua estrema debolezza. Toccando poi successivamente le piccole oasi di Trasase e di
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che con questo signore," disse il marchese. "Sono male armati, caro il mio Rocco. Hanno certi moschettoni, che fanno più fracasso che danno." "E qui
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, quando furono soli. "Ciò si chiama aver fortuna; senza l'incontro di questo vostro correligionario, non so che cosa avremmo potuto fare." "È vero, El
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. Ben ed Esther si guardarono sorridendo. "Marchese," disse l'ebreo, "di questo parleremo in altri tempi. Non dimenticate per ora che se noi siamo giunti
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," rispose El-Haggar. "Tu vuoi dire?" "Che non è stato uno di quegli animali a mandar questo urlo." "Che vi siano dei negri nascosti nella foresta
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ha tagliato molte teste." "E questo El-Haggar?" chiese Rocco, frenando a malapena le risa. "Deve averne tagliate parecchie." "E voi credete alla
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il moro, "che mi ha fatto giungere in tempo per salvarvi e per vendicare il padrone e vostro fratello. Questo miserabile ci aveva venduti tutti al
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tardato a sorprenderlo ed era caduto a tre o quattrocento passi dal luogo ove era stato ferito. "Ora che ci siamo sbarazzati di questo pericoloso
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." "Volevi che mi lasciassi ammazzare come quei disgraziati che abbiamo veduto ieri?" "Non dico questo; si poteva venire a patti con quei predoni
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-Haggar! Sono impaziente di chiarire questo mistero." "Adagio, signore," disse il moro, raccogliendo il suo fucile e mettendoselo accanto. "Il leone
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ad accamparci nel giardino del mio padrone. La casa è diroccata, questo è vero, però alcune stanze sono ancora abitabili." "Si, andiamo alla dimora di
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perfino dei fiumi, corsi d'acqua che non sono perenni, questo è vero, e che tuttavia in certe epoche dell'anno scorrono furiosamente per non poche
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. Torniamo nell'oasi e rimettiamo un pò in gambe questo disgraziato che mi pare moribondo." "Sono tre settimane che non vivo che di datteri, signore," rispose
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moro, sorridendo. "Non verrà ad importunarci questo pericoloso vicino?" "Accenderemo dei fuochi attorno all'accampamento e raduneremo i cammelli." Esther
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la sua lunghezza, allo Zambesi ed al Congo. Questo gigante dell'Africa occidentale nasce sui pendii settentrionali dei monti Kong, ma più precisamente
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lo prometto." "Questo santone non deve avere la coscienza tranquilla," mormorò Rocco. "Forse è stato lui ad aizzare i Tuareg contro gl'infedeli." Il
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la pagherebbe cara?" "Pensavo in questo momento ai Tuareg, i quali vendono a quel monarca tutte le donne che fanno prigioniere. Se sapessero che qui
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slegherai le mani." "Questo galantuomo non mi scapperà, siate sicuro," rispose Rocco. Il negro, comprendendo che ogni tentativo di resistenza sarebbe stato
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le campagne." "È appunto questo silenzio che non mi rassicura, mio caro Rocco." "Che i kissuri abbiano seguita la riva del fiume?" "Avevano dei buoni
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confidenze." "Chi è questo Hassan?" "Un mio correligionario che ha le sue tende ai confini del deserto." "Lontano da qui?" "Solo dieci ore di marcia
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dalla passione dei viaggi. Prima d'inoltrarsi in questo deserto aveva già viaggiato sul Nilo esplorando regioni allora poco note, anzi vi aveva perduto la
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presso il cespuglio?" chiese Esther. "Che fosse anche quello un leone?" "Me lo domandavo in questo momento," rispose il corso. "Che cosa fare?" chiese
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ancora," disse rabbrividendo, "e le sabbie forse continuano ad accumularsi dinanzi a questo rifugio." S'avvicinò ad Esther. La giovane dormiva ancora
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cavalli invece, cosa strana, avevano le vene del collo turgidissime e continuavano a mordersi con furore. "Questo simun deve essere qualche cosa di
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, il quale cavalcava a fianco di Ben. "Forse questo sarà il fondo dell'antico mare," rispose l'ebreo. "Ah! Credete anche voi che anticamente il Sahara
Accademia della crusca
