I PREDONI DEL SAHARA
Come già si sa, il Sahara è il più vasto deserto del globo, la più grande distesa di sabbia che esista e anche la più infuocata, perché la
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I duar marocchini e algerini si incontrano per lo più ai confini del deserto e sono formati esclusivamente da tende grossolane di fibre di palme nane
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suoi compagni, mentre stavano sorbendo il caffè sotto la tenda, videro comparire El- Haggar col volto abbuiato e sconvolto. "Signori," disse con un
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, onde non destare qualche sospetto e mettere in guardia i due europei ed i loro amici. Tradirli era cosa facile. Bastava avvertire il comandante dei
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Le marce sull'interminabile mare senz'acqua, come gli arabi chiamano, nel loro linguaggio figurato, le immense e desolate pianure del Sahara, si
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Sette ore dopo, con grande stupore del marchese e di Rocco e con viva gioia di Ben e di Esther, El-Haggar ed i suoi due compagni, dopo una corsa
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La carovana rimase due giorni nell'oasi di Eglif, per rimettersi delle fatiche sopportate nella lunga traversata e per completare le provviste
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che di collera. Certamente le palle ricevute non dovevano averlo messo di buon umore e quei pezzi di piombo dovevano cagionargli non poco fastidio
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digiuno, dopo di che cominciava l'orgia notturna, la popolazione si era riversata nelle vie e nelle piazze per ammirare i santoni e i fanatici. Si sono
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tutte le maledizioni di Allah e di Maometto. Tutte le razze e tutte le sette del Marocco vi erano rappresentate. Si vedevano mori in abito di gala, con
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Il Niger, la cui esistenza fino a centocinquant'anni or sono era quasi stata messa in dubbio e le cui sorgenti non furono note che negli ultimi cento
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era accorto presto che la sua isola era troppo piccola per lui e che il mondo era invece vasto e poteva offrirgli maggiori distrazioni. Robusto
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caffè, "forse che gli struzzi vi hanno fatto dimenticare la vostra promessa?". "E quale?" chiese il corso. "Mi avevate detto di narrarmi una storia
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Due razze, egualmente feroci e ladre, si disputano l'impero del Sahara: i Tibbù ed i Tuareg. I primi abitano la parte orientale e meridionale del
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Rocco ed Esther, vedendo il marchese e Ben tornare a corsa sfrenata su un solo cavallo, erano accorsi in loro aiuto, temendo che l'animale, oppresso
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fenomenale ed una resistenza incredibile." Il superstite si era alzato guardando il marchese attentamente e quasi con diffidenza. "È a voi che devo la
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dell'arrivo del sultano e dei suoi kissuri, erasi cacciato fra la folla, scomparendo senza che nessuno se ne accorgesse. Il miserabile, certo ormai di
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avversari. Bombardati da due pezzi d'artiglieria che i kissuri avevano piazzato su una terrazza della kasbah e che avevano diroccato la base del minareto
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moresco, come tutte le case del Marocco, con una bellissima fontana nel mezzo, dal getto altissimo e abbondante; il porticato a mosaico, e palme
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accadute in quelle ventiquattro ore. Fu non senza dolore che i due fuggiaschi appresero la morte di Tasili, assassinato dall'infame El-Melah. "Tasili e
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crepaccio. Al di fuori il simun doveva imperversare ancora, perché udiva confusamente rombi lontani e gli ululati sinistri del vento. "La tempesta infuria
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coperto di dune sabbiose, gruppi di palmizi si vedevano dovunque e anche non pochi duar mostravano le loro tende brune con zeribe contenenti cammelli e
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il suolo, su cui è stata fondata Tombuctu, aridissimo e di natura sabbiosa come il vicino deserto, non si vedevano né aiuole fiorite, né cespugli. Non
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battellieri avevano veduto parecchie scialuppe staccarsi da Koromeh e attraversare il fiume, però nessuna s'era accostata alla riva sinistra, anzi tutte si
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dalla sua spaventosa magrezza, quantunque i marabutti siano più o meno tutti patiti a causa dei lunghi viaggi che intraprendono e anche dei lunghi
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Un'ora dopo, la carovana del marchese e quella di Ben Nartico lasciavano il duar per inoltrarsi nel deserto, le cui sabbie, trasportate da soffi
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cotta, per la maggior parte schiacciate o screpolate, e di sacchetti di caffè. I mobili consistevano in un banco massiccio e in un letto. Vi era anche
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I Tuareg, che si preparavano già a caricare il drappello, udendo quelle parole, avevano rialzato le lance e arrestato lo slancio dei mehari, fissando
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a non più di tre o quattrocento passi dal campo. Ora non ruggiva più e forse s'accostava strisciando, per non farsi scorgere e piombare
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cartuccia nel fucile, poi si avanzò verso l'albero cercando cogli sguardi il cadavere. "Per bacco!" esclamò un po' sorpreso. "L'erba non è troppo alta
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e Ben, impazienti di vedere il colonnello, avevano scavalcato precipitosamente il davanzale, il moro, trattenuto forse da un sospetto, si era fermato
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rapitori non dovevano avere molto vantaggio. Non erano trascorsi nemmeno due minuti dalle prime scariche e la boscaglia non permetteva di avanzare molto
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e asini, confusamente mescolati, in mezzo ad armi, a casse, a barili, a pacchi d'ogni forma e dimensione, ma sventrati e fracassati, riposavano
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fucili dei rivieraschi non potevano attraversare, lunga sette metri e con la prora assai rialzata e adorna d'un enorme cranio di ippopotamo. Il marchese
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ancora regnava su quegli eterni cumuli di sabbie e che doveva mantenersi a lungo, anche dopo scomparso il sole. Un'afa pesante, che rendeva la
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Liberata Esther e fattala scendere dalla rupe, il marchese ed El-Haggar si misero senza indugio in cerca di Ben e di Rocco. Erano tutti molto
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Se il marchese ed Esther avevano passato un terribile quarto d'ora nel loro rifugio, Ben e Rocco ne avevano passato uno peggiore, perché, oltre ad
Accademia della crusca
