I PREDONI DEL SAHARA
stendardo verde del Profeta colla sua luna d'argento. Intorno a lui, urlano e saltano o girano vorticosamente, come i dervis saltatori della Turchia, una
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. Intanto i vapori, bianchi come latte, aumentavano coprendo quasi tutto il cielo, e dal sud cominciava a spirare, ad intervalli, qualche raffica
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marchese. "Ecco quei dannati fanatici che arrivano come una banda di lupi affamati." Urla feroci echeggiavano al di fuori. I fanatici ed i loro
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Come già si sa, il Sahara è il più vasto deserto del globo, la più grande distesa di sabbia che esista e anche la più infuocata, perché la
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carne corrotta. "Come state, giovanotto?" gli chiese il signor di Sartena, battendogli familiarmente sulle spalle. "Potete vantarvi di godere una forza
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deserto," continuò il sahariano, come parlando fra sé. "Il sultano di Tombuctu la pagherebbe ben cara se qualcuno gliela offrisse come schiava." "Che
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deserto del Sahara, come fu detto, non venne conosciuta che alla fine del settecento. Si sapeva che un gran fiume doveva bagnare quella parte del
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Tuareg però, agile come una scimmia, si sottrasse al colpo e si gettò addosso al sardo a corpo perduto, impugnando un jatagan dalla lama lucente
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non doversi trovare più dinanzi al marchese, né all'erculeo Rocco, si era subito diretto verso la piazza del mercato dove, come Amr aveva promesso
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La casa del vecchio ebreo non era già una meschina costruzione, come appariva all'esterno. Aveva un elegante cortile con chioschi di purissimo stile
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Le marce sull'interminabile mare senz'acqua, come gli arabi chiamano, nel loro linguaggio figurato, le immense e desolate pianure del Sahara, si
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che gli stringevano i polsi, alzò il pugno, grosso come una mazza da fucina, e lo lasciò cadere con impeto terribile sulla testa del carceriere o
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lana, armati di lunghi fucili ancora a miccia col calcio intarsiato in argento e madreperla; abitanti del deserto magri come aringhe, tutti nervi
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senza fatica un uomo, fosse pure nero come il carbone, scivolare fra le piante. Con sua viva sorpresa, Rocco invece non riuscì a vedere nulla. "Non sarà
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completamente. I Tuareg, che chiamansi anche Sorgu o Tuarik, sono i veri pirati del Sahara, anzi si possono considerare come i più famosi predatori del mondo
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rapidamente, tingendo d'un rosso infuocato la sterminata distesa di sabbie, mentre la luna sorgeva dal lato opposto, pure rosseggiante come un disco di
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il marchese. "Dovrete vestirvi da arabo, pregare come un arabo, e mangiare come un arabo. L'europeo non può andare molto lontano nel deserto." "A
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che avevano assalito e distrutto la spedizione, e venduto come schiavo al sultano." "Quel suo amico," egli disse, "aveva anzi assistito alla vendita
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El-Haggar, come già i lettori penseranno, era miracolosamente sfuggito ai kissuri del sultano ed al tradimento dell'arabo. Mentre il marchese, Rocco
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il padrone rimane ucciso, non lo abbandona. Anzi gli si inginocchia accanto come per invitarlo a montare in sella e non lo lascia se non dopo essersi
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Il marchese Gustavo di Sartena, come la maggior parte dei corsi, era nato per la vita avventurosa. Di temperamento irrequieto, di natura ardente, si
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, il quale, come ci si può figurare, è ben lieto di quelle entrate insperate e non si fa avaro di tributare elogi ed onori a così valenti esattori. Il
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Esther. "Tu paghi come una sultana," rispose l'arabo sorridendo. "L'uomo che devono giustiziare può considerarsi salvo." "Andiamo," disse Esther. "Hai
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tranquillissima come se si trovasse dinanzi ad un bersaglio anziché ad una delle più pericolose belve dell'Africa. Le sue belle braccia non avevano
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Flatters." "Lo spero, signore; anzi ve lo auguro. Ma ne avremo prima da altri." "E da chi?" "Dai miei correligionari del deserto." "Come! Forse che
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rovesciata sulle rive della piccola cala, urlando come una legione di demoni. Erano più di cento, armati di lance, di archi e di mazze, di scimitarre e di
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i quali la bestia, colpita dalla piccola carabina della giovane ebrea, era caduta. L'animale si trovava ancora al medesimo posto e, come avevano
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usciva dalla caverna, aveva risposto "Padrone! Badate ai leoni!" "Rocco!" gridò il marchese. Come potevano trovarsi là dentro, ancora vivi, se in
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, come aveva promesso, lo aspettava sdraiato sotto una tettoia, col cibuc in bocca ed una tazza di caffè dinanzi. Alcuni dei suoi uomini stavano
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; pure, robusto e forte come era, aveva potuto scivolare ancora fra le erbe e sottrarsi per la seconda volta ai loro sguardi. La morte tuttavia non aveva
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larghezza sorpassava, in quel luogo, i tre chilometri. Scorreva lento come il Nilo, fra due rive assai basse e molto boscose, trascinando un gran numero
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persuaso i Tuareg a lasciarci tranquilli e ad andarsene altrove." "E come conosci quei banditi?" chiese il marchese guardandolo un pò sospettosamente
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il suolo, su cui è stata fondata Tombuctu, aridissimo e di natura sabbiosa come il vicino deserto, non si vedevano né aiuole fiorite, né cespugli. Non
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rapidi mehari le teste dei vinti nemici, onde mostrarli alle donne delle loro tribù, come prove del loro indomito valore. Perfino i cammelli non erano
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come guida." "La signora Tinnè s'era procurata delle raccomandazioni pei capi Tuareg, onde non incontrare ostacoli da parte di quei fieri predoni
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apertura, marchese." "Non lo so, la cercheremo. Forse lo strato di sabbia non è così compatto come crediamo." "Marchese ... io ho paura." "E di chi
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credendo in buona fede di aver veduto cose reali, hanno raccontato cose meravigliose, come di laghi scorti fra le sabbie, di oasi popolose e ricche di palagi