I PREDONI DEL SAHARA
?" chiese Ben, angosciosamente. "Spero che siano i negri che hanno rapito Esther," rispose il marchese. "Avanziamo con prudenza e cerchiamo di sorprenderli
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?" chiese il marchese, dopo aver interrogato tutti i capi delle due carovane, ottenendo sempre la medesima risposta. "Che io sia stato ingannato e che
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sangue sulle mani, quindi bevi pel primo perché ho bisogno dell'opera tua." "Mi hai riconosciuto?" chiese il moro. "Sì," rispose il vecchio. "Che
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?" chiese Esther, stupita. "El-Melah. Ci aveva detto che il servo del marchese ci attendeva." "Ora comprendo," disse El-Haggar. "Quel miserabile li aveva
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nerissimi del Tuareg mandarono un lampo. "Devo andarli a denunciare?" chiese. "Adagio, mio caro. Non voglio far arrestare anche la donna, te lo dissi
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carne corrotta. "Come state, giovanotto?" gli chiese il signor di Sartena, battendogli familiarmente sulle spalle. "Potete vantarvi di godere una forza
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ospitare?" chiese l'ebreo, dopo averla fatta sedere su un soffice divano. "Sì, io sono Esther Nartico, figlia del negoziante di Tombuctu, morto otto mesi or
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si posero a preparare un pranzetto per festeggiare il vecchio servo. "Hai potuto rivedere la casa abitata da mio padre?" chiese Ben. "Sì, un giorno
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." "Avete ucciso poi veramente il negro che ci ha traditi?" chiese Ben. "Potrebbe essere un altro." "Vado ad assicurarmene," rispose Rocco. L'uomo era
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?" si chiese. "Nel rifugio." "E ... questa oscurità? Marchese! ... " "Devo darvi una brutta notizia," rispose il signor di Sartena. "Le sabbie ci hanno
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caverna occupata da Ben e da Rocco?" chiese Esther, la quale non era meno inquieta del moro. "Non escludo questa probabilità," rispose El-Haggar
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?" chiese il predone. "Perché dopo che lo avevo informato dell'appressarsi della carovana ha cercato di disfarsi di me, seppellendomi fra le sabbie. Senza
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venite?" chiese il vecchio ministro, dopo averli osservati a lungo. "Io sono figlio d'una nazione potente, che ha esteso le sue conquiste fino al
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fra quelle palme," aggiunse il moro. "Che gli sia toccata qualche disgrazia o che stanco di aspettarci sia partito pel sud?" si chiese il marchese
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lasciati?" chiese il capo. "Sì," rispose El-Melah. "Non sì sono accorti della tua scomparsa?" "No, erano troppo occupati a guardare il corteo del sultano
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sud. Dopo avergli offerta una pipa colma di eccellente tabacco, gli chiese a bruciapelo "Voi avete assistito certamente alla distruzione della colonna
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alcuni proiettili. "La corrente ci trascinerà egualmente." "Se prendessimo terra sulla riva opposta?" chiese Ben. "Non fidatevi," disse El-Haggar
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. "Che sia il leone?" chiese Esther. "È impossibile saperlo," rispose il marchese che le stava dietro, pronto a coprirla nel caso d'un improvviso
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accento così inquieto da non sfuggire al marchese, "un pericolo, forse tremendo, s'avanza su di noi." "I Tuareg?" chiese il signor di Sartena. "No, padrone
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animali più robusti, poi il moro diede il segnale della partenza. "Mi hai ben compreso?" chiese Esther al moro, prima che questi uscisse dal giardino. "Sì
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mostrarvi, per ora. Sembra che siate molto odiato voi." "Perché sono ebreo." "Avete molti nemici in città?" chiese il marchese. "Nessuno, signore; mi
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riusciti a rendere queste sabbie coltivabili?" chiese Ben Nartico. "Sì, e fra pochi anni sarà sfatata la leggenda che il Sahara sia una regione arida
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, regnava in quell'immenso carnaio che l'ardente sole del Sahara aveva già cominciato a decomporre. "Che cosa è successo qui?" chiese il marchese, con voce
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caffè, "forse che gli struzzi vi hanno fatto dimenticare la vostra promessa?". "E quale?" chiese il corso. "Mi avevate detto di narrarmi una storia
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." "Miete molte vite il simun?" chiese Rocco. "Lo saprete dagli scheletri che incontreremo sul nostro cammino," rispose Ben Nartico. "Si può dire che le
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?" chiese il marchese. "Un ufficiale del governatore ha sorvegliato la consegna." "Non ne manca alcuno, marchese," disse Rocco, il quale aveva fatto una
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la loro corsa indiavolata, poi El-Melah, che da qualche istante dava segni d'inquietudine, chiese a bruciapelo: "Sono tutti kafir, quegli uomini
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impaziente lo calmeremo con un pò di piombo. Gli farà bene, ne sono certo." "Cosa volete fare, signore?" chiese il moro, spaventato. "Vado ad
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duar, il marchese ed i suoi compagni s'avvidero subito, con molto dispiacere, che non vi era in quel momento alcuna carovana. "Già andati?" si chiese il
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! ... che cosa può significare?" "Che sia qualche segnale?" chiese Ben, con apprensione. "Tò! Un altro ancora!" "Vediamo," disse il marchese. Si alzò
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." "Grazie, eccellenza," rispose il marchese, accompagnandolo fino alla porta. Poi volgendosi verso Rocco, chiese: "Sono tutti pronti i nostri bagagli
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arabo," disse il vecchio. "È un consiglio che vi do e dovete metterlo in esecuzione se non vorrete fare la fine del colonnello." "Sicché? ... " chiese
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, marchese?" chiese Esther. "Sì, e quasi invidio la vita dei predoni del Sahara." "Eppure la morte ci minaccia, marchese." "Noi forse, ma non voi," rispose
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?" chiese Esther, con curiosità. "Una donna europea forse?" "Una delle più ricche e delle più belle giovani dell'Olanda," rispose il marchese. "Ed è
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Niger appariva sgombro, almeno per parecchi chilometri. "Vedremo," disse El-Haggar. "Che cosa temi ancora?" chiese il corso. "Che i negri, più furbi di
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. "Ormai siamo salvi." "Noi sì, ma Rocco?" chiese il signor di Sartena, con dolore. "Che l'abbiano ucciso?" "Non è uomo da lasciarsi ammazzare," rispose
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il gigante. "Ho cinque palle e il marchese ne ha altre sei. Cerchiamo di barricarci in qualche luogo." "E dove?" chiese il marchese. "Vedo un caffè