I PREDONI DEL SAHARA
sahariano. "Quali Tuareg?" chiese il corso. "Quelli che abbiamo incontrato ai pozzi di Marabuti. Stanno entrando ora nell'oasi." "Che ci abbiano seguito?" si
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una diecina di metri e così liscia da sfidare qualsiasi scalata. "Mi pare che lasciando il nostro carcere non abbiamo guadagnato, molto," disse il
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," rispose la giovane. "Ma che cosa abbiamo ucciso?" chiese Ben Nartico. "Il leone o qualche altro animale?" "Ora lo sapremo," disse il marchese. Stava per
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fra qualche giorno saremo alle prese colla sete," osservò El-Haggar. "Ne abbiamo però due ancora pieni, quelli che aveva il mio mehari e che abbiamo
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." "Volevi che mi lasciassi ammazzare come quei disgraziati che abbiamo veduto ieri?" "Non dico questo; si poteva venire a patti con quei predoni
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sono costoro?" "Dei francesi." "Fratelli degli altri? ... di quelli che abbiamo scannato al sud dell'Algeria?" "Silenzio, Amr." "Dove vanno?" "A
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perduto un atomo della sua flemma. "Non siamo già fagiani da lasciarci tranquillamente fucilare. Abbiamo anche noi delle palle e ne faremo buon uso." "E
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. "C'è da compiangere quel povero vecchio che abbiamo lasciato or ora," disse in quell'istante El-Haggar, accostandosi. "E perché?" chiese il marchese
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al campo e cerchiamo di salvarlo. Un uomo di più non ci sarà di peso, specialmente ora che abbiamo la speranza di trovare degli otri pieni d'acqua
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deserto e più nessuno si occupò di loro." "Abbiamo fatto bene a dare loro quella severa lezione," disse Rocco. "Se avessi saputo, ciò prima, invece che
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. "Abbiamo dinanzi a noi una massa così enorme, che ci vorrebbero forse parecchie dozzine d'uomini armati di pale per sgombrare l'uscita," disse a
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ed Esther, affrettarono il passo. "Signora," disse uno dei due. "Non abbiamo veduto nessuno sulla piazza del mercato." "Chi vi ha mandati colà
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bacino, sia per procurarsi dei viveri, sia per assicurarsi che non vi fossero altri negri nascosti fra le piante. "Non abbiamo nulla da temere," disse il
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trova ora la testa disseccata di quel francese? Orna la tenda del capo Tuareg Amr-el-Bekr, quello che abbiamo incontrato ai pozzi di Marabuti." "Tu
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rapidamente che ci sarà possibile," disse il marchese. "Abbiamo molta fretta di giungere a Baramet per unirci ad una grossa carovana che deve attraversare il
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." "Forse non è sola, marchese." "Abbiamo quattordici colpi da sparare, senza aver bisogno di ricaricare le armi, e siamo entrambi buoni bersaglieri
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ha condotti qui per farcela! E noi che gli abbiamo sciolte le mani. Scommetterei che si trova a pochi passi da noi e che sta ascoltando i nostri
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la riva sinistra; sulla destra abbiamo Koromeh." "Non siamo ancora troppo vicini a Kabra?" "Vi ho detto che ci nasconderemo." "Avanti dunque
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," disse Esther, stringendosi a lui, "ho paura!" "Siamo al coperto e nulla abbiamo da temere," rispose il signor di Sartena, cingendole con un braccio
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aiuto, ma se vi preme la vita, fuggite." "Me ne andrei molto volentieri," rispose il compagno del colosso, "se trovassi una casa. Noi non l'abbiamo una
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." "Abbiamo delle buone armi." Il marchese spronò il cavallo e si lanciò là di dove erano partite quelle grida. Ben e Rocco l'avevano seguito, mentre il
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Rocco. "Queste sbarre si possono piegare e strappare." "E poi?" chiese Ben. "E allargare il buco." "Non abbiamo né scalpelli, né martelli, mio povero
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abbiamo torto ad inquietarci." "Sarei stato più contento di non rivederli qui." Amr-el-Bekr, il capo di quel gruppo di Tuareg, pareva che non avesse
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impazienti di menare le mani," rispose uno dei capi. "Abbiamo sparso la voce che l'uomo che si sta per giustiziare non è un kafir, bensì un inviato del sultano
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proiettili. "Eleviamo una barricata!" esclamò ad un tratto. "Abbiamo le casse e anche delle panche. Ben, Esther, continuate il fuoco, voi! Non domando che due
Accademia della crusca
