I PIRATI DELLA MALESIA
? - No - disse Kammamuri che l'aveva seguita. - No, padrona, non sono thugs. Ella scosse il capo, si avvicinò a Sandokan che pareva non fosse capace di
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qualcuno nei boschi? - Io no, ma Koty stamane ha visto un uomo passare lungo la sponda e guardare con viva curiosità il fortino. Vedendosi osservato si
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maharatta! ... - esclamò l'indiano, trasalendo.- Ma anch'io sono maharatto. - No, tu sei un rinnegato - disse Kammamuri. - Se tu fossi un vero maharatto
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maharatto. - Lo conosci? - Aspettate un poco, padrona - È l'Helgoland? - Aspettate ... mi pare ... sì, sì, è l'Helgoland! - Non t'inganni? - No, Tigre
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conosco, Kammamuri - rispose Yanez. Non tremare per me. - Siete venuto altre volte qui? - No, ma ho percorso più volte i boschi del reame di Varauni
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smarrito la strada. - Avete assistito al funerale del prigioniero? - No, Altezza. Le cerimonie lugubri non mi vanno troppo a sangue. - Vi piace questa
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quale, a portata di mano, c'era il kriss. - Signore - ripigliò il rajah con voce tranquilla. - Sapete come mi si chiama a Sarawak? - James Brooke. - No
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atterrato, legato e poi pugnalato dal capo degli strangolatori, il feroce Suyodhana. - E non morì? - chiese Sandokan, che si interessava al racconto. - No
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con fierezza. - Una razza che ha un buon nome. Dimmi un po', ti spiacerebbe esser dei nostri? - Io, pirata! - E perché no? Per Giove! Saresti un bravo
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selvaggio. Il rajah lo guardò con sorpresa. - Vi siete smarrito forse? - chiese. - No, Altezza. - Una scommessa? - Nemmeno. - E dunque? - Una disgrazia
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? ... - chiese quest'ultimo con accento selvaggio. - No, addormentato - rispose Ada. - E non si sveglierà? ... - Sì, ma fra ventiquattro ore e noi allora
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che non vi sarà torto un capello. - Ma infine che cosa volete? - Il vostro vascello. - Per corseggiare poi il mare? - No, per compiere una buona azione
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? - No, è bornese e di una casta elevata. - Ditemi, signor Yanez, come mai un uomo terribile che assalta vascelli, che trucida interi equipaggi, che
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? - Un bianco, capitano. - Il rajah? - No, non è il rajah; è un luogotenente di marina. - Un uomo di alta statura con due lunghi baffi rossi? - chiese
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Tremal-Naik con accento disperato. - No - disse Sandokan. - Ella è salva! Appoggiò una mano sul petto della vergine. Il cuore batteva, debolmente sì, ma
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, Kammamuri - disse il capitano. - Non affonderemo dunque? - Ho detto di no. Orsù, calma, ragazzi. Domani sapremo su quale isola o scogliera abbiamo
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tornato a Sarawak raccoglierà le sue guardie e i dayachi e si lancerà sulle nostre tracce. - Avremo quindi una seconda battaglia. - No, perché partiremo
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? - Annoiarmi no, ma ho molta fretta e mi pare che la Young-India cammini adagio. Mastro Bill, un marinaio sui quarant'anni, alto più di cinque piedi
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pericolo che il mio padrone muoia asfissiato? - chiese Kammamuri. - No, amico mio. Ora corri subito da Sandokan, ordinagli di radunare i suoi, di venire qui
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uomo che nacque e visse libero nella jungla - disse Tremal-Naik con voce triste. - È vero che tu sei un thug? - No. - Eppure hai strangolato delle
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e il dayaco presentarono le armi. - Quell'uomo è al vostro servizio, milord? - chiese l'indiano indicando Kammamuri. - No - rispose Yanez. - L'ho
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