I PIRATI DELLA MALESIA
dell'Hugly a quella del Gange. Il mio padrone era nato là in mezzo, in un'isola che si chiama la jungla nera. Era bello, era forte, era prode, il più prode
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, americano puro sangue, sbirciò con occhio torvo il suo compagno. Questi era un bell'indiano di ventiquattro o venticinque anni, di alta statura
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ultimi superstiti della formidabile banda, era ritornata silenziosa. Il Realista si era allontanato assieme alla piccola flottiglia e le truppe del rajah
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Carlo II fu Lord-mayor di Londra. Giovanissimo ancora, si era arruolato nell'esercito delle Indie come alfiere ma ferito gravemente in una pugna contro i
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Il rajah entrò. Era solo, senz'armi e ancora vestito di nero. Però non era più l'uomo calmo e sorridente di prima. Era pallido, non già per la paura
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Per il disgraziato tre-alberi era suonata l'ultima ora. Incastrato fra due rocce, che sporgevano appena appena le loro punte nere, dentellate in
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L'uomo che aveva gettato in così buon momento quel grido poteva avere trentadue o trentaquattro anni. Era alto di statura, con la pelle bianca, i
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Il drappello sbucava dal folto del bosco. Era composto da Sambigliong, da un ufficiale della guardia del rajah, da dieci indiani disarmati e da Yanez
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La detonazione non era ancora cessata che urla spaventevoli rimbombavano nella prateria. Subito dopo, dieci, quindici, venti schioppettate partivano
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Realista, sta scritto a poppa. - Non mi ero ingannato. Il cuore mi diceva che quello era proprio di legno che servì a James Brooke per sterminare i
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Il pirata di Mompracem si era prontamente rimesso da quella terribile commozione. La sua faccia, quantunque ancora alterata, aveva ripreso la sua
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dall'astuto maharatto, fece gli onori di casa con la più squisita cortesia e senza risparmi, poiché gli era stato donato un diamante di grande valore. Il
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Mentre nella casa del rajah accadevano gli avvenimenti or ora narrati, Sandokan che era stato, due ore dopo il seppellimento di Tremal-Naik
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disperazione di quell'uomo che un tempo ella aveva adorato, fece un passo innanzi, curvandosi verso terra. Il suo viso aveva subito un rapido cambiamento: era
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fiume, angusto e dalle acque assai torbide, era quasi deserto. Solamente i tratto in tratto appariva sulle sue sponde qualcuna di quelle grandi capanne
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fischio arresta lo slancio. Il capitano era apparso sul ponte e si dirigeva coraggiosamente verso di loro, col revolver nella destra. - Che cosa
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-Duk, precipitandosi verso la barca che era arenata sulla riva. Sei o sette colpi di fucile rintronarono sotto la foresta ed alcune palle caddero in
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un boccone e l'altro si mise a osservare il locale nel quale si trovava. Era una stanzaccia bassa, colle pareti dipinte a draghi mostruosi, a fiori
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. Innumerevoli torce resinose ardevano qua e là illuminando fantasticamente le case, gli alti e bellissimi alberi e la palazzina del rajah, che era
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Il kampong di Orango-Tuah era un grosso villaggio malese, fortificato come lo sono in generale tutti quelli del Borneo per difendersi dalle scorrerie
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difese da solidissime sbarre di ferro, che era impossibile rompere senza una potente lima o una mazza; poi aveva cercato di sfondare il pavimento
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draghinasse, onde proteggerlo dalla rabbia dei cinesi che era giunta al colmo. - Largo! - gridarono. - I cinesi, in numero grandissimo, a quella
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e riempivagli l'animo di forti inquietudini. Invano cercava di tranquillizzarsi, ripetendosi che forse il malese si era ingannato, che il lord doveva
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La Perla di Labuan, con la quale il capo dei pirati di Mompracem stava per intraprendere l'audace spedizione, era uno dei più grandi, dei più bei
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. Era un sumpintan, una cerbottana, lunga metri 1,40, con la quale i dayachi lanciano a sessanta passi, con straordinaria precisione, frecce intinte nel
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bue. Il primo era un indiano alto, magro, nervoso, vestito di tela bianca e armato d'una lunga carabina incrostata d'argento; l'altro era un dayaco di
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All'orizzonte, là dove il cielo si confondeva con l'oceano, era quasi improvvisamente apparso un vascello a tre alberi che, quantunque ancora assai
Accademia della crusca
