I PIRATI DELLA MALESIA
profonda attenzione. - Che ne dici? - gli chiese con tono allegro. - Io! ... - esclamò Kammamuri, che si domandava chi poteva mai essere l'uomo dalla
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quell'istesso istante veniva bussato. - Chi è? - chiese egli con viva ansietà. - Il rajah vi aspetta nel suo gabinetto - disse una voce. Yanez si sentì un
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allontanò di alcuni passi, poi tornando bruscamente indietro: - Tigre della Malesia - disse, - quando ci rivedremo? - Volete una rivincita? - chiese
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più profondo dei cuori. - È passata la tempesta? - chiese Yanez, sedendosi accanto a lui. - Sì - disse la Tigre, con voce sorda. - Ogni volta che tu odi
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. - Vedi nulla laggiù, Kammamuri? - chiese. - Sì, capitano. Vedo delle finestre illuminate. - Si danza, dunque, a Sarawak. - È certo. - Sta bene. Domani
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Gomera? - chiese egli con voce sorda. - Sì, milord - rispose il portoghese, che si era prontamente rimesso dal suo sgomento. - Una voce mi diceva che un
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costa, uno dei guardiani della pazza, che stava sdraiato dietro un cespuglio, si alzò. - La mia Ada? - chiese Tremal-Naik, precipitandosi incontro a lui
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, piccolissime, che mandavano un odore particolare. - Veleno o narcotico? - si chiese. - Ah! la carta è scritta. Si avvicinò alla finestra e lesse
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artigli della grande tigre del Bengala, né il laccio dei suoi nemici. - Il suo nome? - chiese il pirata. - voglio conoscere questo eroe. - Si chiamava
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in viso il capo dei pirati che non aveva mai veduto. - Chi sei tu? - chiese con voce strozzata dall'ira. - Guardami in viso - disse Sandokan
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, James Brooke, vieni pure a sfidarmi! La Tigre della Malesia non ti teme! - Cosa facciamo, Sandokan? - chiese Yanez. - Combatteremo, fratello - rispose
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, salì le scale ed entrò nella sua stanza per fare un po' di toeletta e per deporre le armi. - Si divertono? - chiese all'indiano che il rajah aveva
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soltanto quando l'uomo fu al suo fianco. - Chi siete voi? - chiese la guardia. La giovinetta gettò su quell'indiano uno sguardo acuto ed altero. - Cosa
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che gli stava vicino, - leggi il nome di quel legno. - Temi qualche cosa? - chiese il portoghese puntando il cannocchiale. - Chissà! Leggi, Yanez. - Il
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sua struttura, i suoi alberi rivelavano subito che quella nave apparteneva alla categoria dei vascelli da guerra. - Lo scorgi, Kammamuri? - chiese
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portoghese fece a Kammamuri un rapido gesto e si avanzò con le dita della mano destra sulla batteria del fucile. - Che vuoi e chi sei tu? - chiese
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taverniere accorse. - Una tazza di tuwak! - chiese il nuovo avventore. - E da mettere sotto i denti? - La tua coda Il cinese volse le spalle e fece portare
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marinai dello yacht lo attendevano in riva al fiume. - È tutto pronto? - chiese loro. - Sì - risposero. - Quanti cavalli avete acquistati? - Otto
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succede? - chiese egli, con voce imperiosa. Sandokan uscì dal gruppo movendo verso di lui. - Lo vedete bene, capitano - disse egli. - I miei uomini
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, indi si slanciò verso un gong sospeso alla porta e si mise a batterlo furiosamente. - Cosa fai? - chiese Yanez. - Vi salvo, señor - rispose il cinese
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un babirussa. - Desidera nulla? - chiese una delle guardie. - Che mi si lasci dormire - rispose Yanez. Una guardia uscì, ma l'altra si sedette presso
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. - Che cosa vi è accaduto ieri sera? - chiese il rajah dopo avergli additato una sedia. - Le mie guardie mi narrarono che voi avete sparato persino delle
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. - Che ti pare del nostro legno? - chiese Yanez al maharatto, il quale, appoggiato al coronamento di poppa, guardava attentamente le coste dirupate di
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trovarono dinanzi ad un pirata col viso sfigurato e imbrattato di sangue. - Chi siete? - chiese il Lord, indietreggiando. - Aïer-Duk, uno dei capi-banda
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Sarawak, si avvicinò al comandante. - Capitano - chiese con voce tranquilla, - andremo a Sarawak? Vedi bene che non è possibile, Kammamuri. - Ma io devo
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ancor più feroce delle tigri della jungla. - E gl'inglesi non vanno a distruggere la sua orda? - chiese l'indiano, sorpreso. - Distruggere i tigrotti
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dell'orizzonte. - Odi nulla? - chiese Aïer-Duk a Kammamuri che gli stava a fianco. - Nulla - rispose il maharatto. - Questo silenzio m'inquieta. Hassin