I PIRATI DELLA MALESIA
maharatto, invece di rispondere, gli lanciò uno sguardo torvo. - Coraggio, amico - continuò la guardia. - Il rajah è buono e non ti appiccherà. - Ma mi
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arrestò: - C'è qualche pericolo in aria - tornò a mormorare. - In guardia, amico. L'indiano, dopo aver un po' esitato, si sedette di fronte a lui. Il
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? ... - insisté Yanez. - Lo emise un mio amico. - Per qual motivo? - Perché fu colto da un malore improvviso. - Eppure ... - Volete dire? - Quel grido non era
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all'indiano. - Sono una guardia del rajah di Sarawak - rispose l'interrogato. - E voi? - Lord Gilles Welker, amico di James Brooke, tuo rajah. L'indiano
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lo ricordo. "Sandokan, mio prode amico, ti disse, ho una cugina che idolatro nella lontana India. È figlia d'un fratello di mia madre". - Avanti, Yanez
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mancavano nemmeno autentiche bottiglie di vino di Spagna che il governatore aveva ricevuto in dono da un suo amico delle Filippine e aveva serbato con cura
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interrogarlo. - Amico Yanez - disse il lord, rivolgendosi al portoghese, - parlami della Tigre della Malesia. Il portoghese, che era stato liberato
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amico Brooke ha pensato a tutto - disse il portoghese ridendo. - Queste sobno fiammanti sterline. Levò un foglietto di carta, lo lacerò a metà e
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dopo, se puoi. Yanez, amico di Kammamuri. Vi mise dentro due piccole pillole verdastre e fece una pallottolina che nascose in un taschino della sua
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che non aveva né le mani né le gambe legate. Sandokan, nello scorgere l'amico, non fu capace di vincersi. Gli corse incontro e, allontanando
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d'una testa di tigre. - Andremo lassù? - domandò con commozione. - Sì, amico - rispose Yanez. - Come mi riceverà? - Come si deve accogliere un
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signore è mio amico - gli disse il rajah additandogli il portoghese. - Metto a disposizione la mia casa, la mia borsa, i miei cavalli e le mie armi
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passo trecento metri più in su. A quella vista una sorda imprecazione gli uscì dalle labbra e la sua fronte si aggrottò. - Yanez - diss'egli all'amico
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lui diceva: - Il rajah vi attende. Yanez si volse e si trovò dinanzi il bengalese. - Ah! siete voi, amico? - disse sorridendo. - Come sta rajah Brooke
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maharatto. - Chi è? - domandò Kammamuri. - Sandokan. - Abbiamo vinto, capitano? - Sì, amico mio. - Evviva la Tigre della Malesia! - urlò il bravo maharatto
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, amico mio, non rifiuta mai un combattimento. - Non vorrei che ci assalisse qualche grosso vascello. - Non ci farebbe paura. Abbiamo nella stiva tante
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Sandokan. Un singhiozzo soffocò la sua voce. La Tigre della Malesia piangeva! Yanez si avvicinò all'amico e, mettendogli una mano sulla spalla: - Coraggio
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