I PESCATORI DI BALENE
sdrucciolevole, senza cassero e senza castello. Sulla poppa, in lettere dorate, spiccavano questi due nomi: "Danebrog Aalborg". Sulla gran gabbia, aggrappati
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prima volta, il freddo scese tre gradi sotto zero e l'acqua gettata sulla tolda poco prima dello spuntare del giorno, gelò. Il 18 e il 19 settembre
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innanzi, risalirono il fiume con notevole velocità, rimbalzando agilmente sulla corrente. Le due rive offrivano di quando in quando delle pittoresche
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cifre del "Danebrog". Sul suo ventre e sulla enorme testa che era un po' affondata si vedevano le procellarie, i gabbiani, le urie e le strolaghe
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fretta sotto gli alberi. Due ore dopo i due balenieri giungevano sulla riva del fiume. Stavano per scenderla, quando Koninson incespicò in un oggetto che
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altri quattro marinai. - C'è tutto? - chiese il capitano curvandosi sulla murata. - Tutto - risposero ad una voce il tenente e il mastro. - Al largo
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Koninson - facendo dei gran vuoti colle loro enormi bocche. Anche qui le sostanze grasse galleggiavano in gran nunero, spiccando ancor meglio sulla
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più di mezzo metro di neve. Giunti sulla cima, girarono attorno Io sguardo. Dinanzi a loro si estendeva una specie di altipiano, interrotto qua e là
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due ore di cammino di qui, sulla riva del Porcupine. - Mio fratello possederà dell'"acqua di fuoco"? - Dell'acquavite, vuoi dire? No, l'abbiamo
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perfettamente liscia e sento un buon vento venire dalle montagne. Spiegheremo la vela. Rimisero sulla slitta tutte le casse e i barili; indi, dato mano alle
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ghiaccio, un vero "stream" lungo una cinquantina di metri, muoveva dritto sulla slitta frantumando con mille scricchiolìi tutti i ghiacci minori. - Ci
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sulla roccia che li aveva fino allora nascosti e fecero fuoco dietro ai fuggiaschi che non si arrestarono, quantunque uno fosse stato veduto fare uno
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costa o sulla scogliera intravveduta attraverso la nebbia. Il signor Hostrup e Koninson a bordo furono accolti con grande festa, poichè tutti li
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le masse di vapore, facendo scintillare vivamente i ghiacci che il fiume trascinava nel suo corso. Ancora pochi minuti e la riva sulla quale dovevano
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alzavano delle piramidi stupende dalle pareti liscie, tinte di un verde superbo alla base e fiammeggianti sulla cima; più oltre si slanciavano arditamente
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est ad ovest di circa 560 leghe. Tanto sulla costa americana quanto su quella asiatica, forma baie ampie ove non di rado vanno a partorire le balene
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secondi che parvero lunghi come tanti minuti poi il "Danebrog" scivolò bruscamente sulla sabbia retrocedendo con notevole velocità. Il capitano, che
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! Sulla costa americana gli alberi non mancano. - Ma chi li accenderà? - Ho la mia pipa e il mio tabacco, Koninson, e tu sai che assieme a queste due
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. Abbandonarono la stiva e tornarono sulla tolda ove i marinai, ancora pallidi, li attendevano con grande ansietà. Il capitano con poche parole li
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nevicate e i grandi freddi hanno sufficientemente levigata. Ebbene, amico mio, noi alzeremo una vela sulla nostra slitta e appena il vento del nord soffierà
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tutti i suoi orrori sulla nave danese che non aveva più potuto districarsi dalla cerchia dei ghiacci. Il sole dopo essersi mostrato per qualche giorno
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, dentro il quale potevano difendersi contro l'attacco delle voraci bestie. Koninson accese la lampada, il tenente sciolse sulla fiamma un pò di neve e
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prendere i buttafuori e si disposero a tribordo, pronti a respingerla. Fortunatamente incontrò sulla sua via un lastrone di ghiaccio staccatosi dal banco a
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"roccia trippa" e un pò di muschio apparivano qua e là sulla bianca distesa di neve, ma nessuno di quei "settlements" che s'incontrano talvolta in
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. Ritto in mezzo alla capanna, col capo in aria, gli occhi fissi sulla volta, colla bocca sbarrata, pareva che attendesse qualche cosa. Un leggero
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sorprendeva e di nulla si spaventava, provò un fremito al solo pensarlo. Sulla coperta della nave baleniera, dopo le prime imprecazioni, regnò un funebre
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mostrava entusiasta per quella costruzione la cui forma rammentava un mezzo uovo, ma di dimensioni colossali, si arrampicò sulla cupola e apertovi un
Accademia della crusca
