I PESCATORI DI BALENE
Tanana se ne sono fuggiti defraudandoci della nostra porzione di carne, a quanto pare, poichè non vedo vicino a me nessuna bistecca. - Dovevamo
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completamente. - Hai nulla di guasto? - chiese poi il tenente. - Non mi pare - rispose Koninson. - Ma, se rimaniamo qui una sola mezz'ora, mi guasterò tutto
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"icebergs", gli "hummocks", le cupole, le piramidi, i picchi aguzzi, le colonne, tramandano per ogni dove mille sprazzi di luce come se una generosa
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. - Bisogna crederlo, signor Hostrup, - rispose Weimar. - Ho tremato assai per il mio "Danebrog", che amo come se fosse un pezzo della mia carne. Se l'avessi
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probabilmente doveva essere l'ultimo, essendo lontani solamente poche giornate dal forte Speranza. - Se tutto procede bene e non facciamo cattivi
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. - Lasciamo i rimpianti, capitano. Cerchiamo invece se è possibile uscire di qui. - Ma in qual modo? - Forse possiamo aprirci un passo attraverso l'"iceberg
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attendere il ritorno dell'estate, non meno di sei mesi, se non anche più. Sei mesi fra i ghiacci! Sei interminabili mesi fra le tempeste di neve; sei
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scagliare, al momento opportuno, il rampone. Se il mare fosse stato tranquillo e le baleniere, nel ricadere, non avessero fatto rumore, si sarebbe udito
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caldo sole d'autunno faceva scintillare vivamente. Qui si ergevano gli "icebergs" imponenti, aguzzi, brillanti come se fossero di quarzo; là si
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in quel luogo scendeva dolcemente. - Vi ... eni, se non ... vuoi ... morire ... qui ... - An ... co ... ra un mo ... mento, te ... nente - balbettò il
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"streams", dei "polks" e degli "hummocks" che s'accumulavano combattendo furiosamente fra loro attorno al grande banco. Ma per lo più se ne stavano
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a quattrocento passi dal nostro legno. - E tu credi che sia stata una balena? - Sì, tenente. - Se fosse vero! - esclamò l'ufficiale mordendosi i baffi
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, giovanotti! - gridò il capitano. - Bisogna far presto se si vuole uscire dallo stretto di Behring prima della comparsa dei ghiacci. Mastro Widdeak fece
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"streams", presentava per ogni dove larghi crepacci o punte aguzze e scricchiolava in modo inquietante come se fosse sempre lì lì per aprirsi. La slitta, non
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quali l'oceano si frangeva. - La costa! - esclamò. - Quelli là sono scogli! Ah se potessi approdare senza sfracellarmi! Forse ... Non terminò la frase
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dimensioni gigantesche e risplendente come se fosse di acciaio. Era perfettamente immobile, però ad una estremità si vedevano apparire, di quando in
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forme più massicce, corna molto più lunghe e statura molto più elevata, senza dubbio due maschi, e che si guardavano ferocemente come se fossero lì
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sotto una massa di neve. - Dove siete, mio tenente? - Qui sotto ma sto per liberarmi. - Salvo? - Pare che nulla vi sia di rotto. Aiutami se puoi. Il
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di un clima più mite. I ghiacci non erano ancora apparsi, ma i marinai se non li vedevano, li sentivano. Il capitano aveva notato e presentito tutto
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. - Se ne sono andati - disse Koninson, facendo un gesto di dispetto. - Ma forse il loro accampamento non è lontano - rispose il tenente. - E contate di
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molto se qualche procellaria o qualche ardito gabbiano solca il nebbione e viene a volteggiare attorno alla nave. L'equipaggio, vinto dal freddo che
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rivincita l'anno venturo, capitano. - Sì, se riusciremo a guadagnare il porto che ci ha veduti partire. - Temete i ghiacci, capitano? - Sì, perchè ci
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che, di quando in quando, urtati, spinti da altri ghiacci e da altri ammassi di neve, si agitavano e rimbalzavano come se fossero esseri viventi. Alle
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rete terminante in punta sul dinanzi e arrotondata di dietro. Dopo la corsa fatta, che aveva per scopo di provare se gli stranieri avevano il "cuore
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sinistra da una doppia fila di scoglietti. La poppa però galleggiava e se da una parte era un bene, dall'altra era anche un male poichè le onde
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vento settentrionale, delle fitte e alte erbe. Ma se la flora è così misera la fauna invece è ricca, infatti innumerevoli sono le volpi, le renne e
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due balenieri che temevano assai per i loro magazzini e anche per la loro capanna, le cui pareti più volte oscillarono pericolosamente come se fossero