I PESCATORI DI BALENE
§Dormivano da tre o quattro ore, quando Koninson fu improvvisamente destato da un lontano abbaiare che rapidamente diventava fioco perdendosi verso
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timone tentò dapprima di trarla da quegli scogli che potevano, da un istante all'altro, sventrargliela, ma non riuscendovi si precipitò verso prua
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ramponi e dalle lancie e sul suo ventre avevano già preso posto gli uccelli marini sempre pronti ad accorrere dove sanno che c'è da rimpinzarsi. Ve
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§Sì, questa volta per il "Danebrog" era proprio finita. Non gli restava più alcuna speranza di potersi liberare da quella formidabile cerchia di
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delle onde, rimasero parecchi minuti dove li aveva deposti l'oceano, rannicchiati nelle loro vesti che gocciolavano da tutte le parti, e senz'essere
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quindicina e, a prima vista, non tali da ispirare troppa fiducia e simpatia. Avevano i lineamenti brutti, angolosi, gli occhi foschi, il viso dipinto a
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servire da stufa e da camino, costituita da un pentolone di ghisa munito di un grosso lucignolo; coprirono per bene il pavimento dopo aver battuta la
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venti più furiosi non riescono a disperdere, si succedono gli uni agli altri accompagnati da spaventevoli tempeste, i cui ruggiti formidabili gelano
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lunghe escursioni, ma ciò accadeva ben di rado, poichè venti furiosi soffiavano quasi sempre da nord, spingendo innanzi nembi di ghiacciuoli che ferivano
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§Il Makenzie, scoperto solamente verso il finire del XVIII secolo, e precisamente nel 1789, da un inglese che gli diede il proprio nome, è uno dei
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§Le tribolazioni dei naufraghi del "Danebrog" erano terminate. Ormai erano salvi e più nulla avevano da temere. Nel forte Speranza che era lontano
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invano. La regione era assolutamente deserta e desolata. Una pianura coperta di ghiacci e di nevi, frastagliata da piccoli laghetti gelati e da
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silenzio. Tutti i marinai, quantunque già abituati ai terribili freddi del polo e quantunque parecchi di essi fossero usciti salvi da più di uno
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mezzo a tutti quei fragori, che diventavano ognora più intensi, di quando in quando si udiva un grido gutturale seguito da un fischio acuto, tagliente
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cibarsi delle sue grasse carni. Ve n'erano delle migliaia ed altre ancora accorrevano da tutte le parti dell'orizzonte per prendere parte al lauto banchetto
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il pericolo di farsi schiacciare da due immensi "icebergs" che non erano stati scorti a tempo e che gli erano passati a sole poche braccia, a babordo
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e inabitabile. Il cielo nondimeno è sgombro da quei fitti nebbioni che formano il terrore degli audaci naviganti che sfidano quelle regioni maledette
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che, di quando in quando, urtati, spinti da altri ghiacci e da altri ammassi di neve, si agitavano e rimbalzavano come se fossero esseri viventi. Alle
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fiociniere Koninson, bensì contro un gran banco di ghiaccio che era apparso quasi improvvisamente dinanzi la prua. L'urto era stato così gagliardo da
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. - Abbiamo da fare senza dubbio con un vecchio maschio - disse il capitano. - Peccato che sia solo - disse Koninson che guardava il cetaceo con occhio
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carpentiere, e tanto bene da non lasciare penetrare la più piccola goccia d'acqua e da poter sopportare gli urti dei ghiacci. Non restava da farsi che
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cinte da numerosi frangenti contro i quali, da una parte e dall'altra, si rompono con orribile frastuono le onde del Grand'Oceano e quelle del mare di
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così copiose da far credere che colà fosse passato un numerosissimo branco di cetacei. Il capitano Weimar, che già aveva cominciato a disperare, mise
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fosse un bel pezzo di carne fresca, quale festa! - esclamò egli levando un pò di "pemmican" ed alcuni biscotti da una cassa. - Ne avremo, Koninson
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sponda opposta riparati dentro un piccolo seno formato da due alte rocce. - Vedi nessuno? - disse il tenente, armando per precauzione il fucile
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eccellenti, più delicate di quelle dei porcellini da latte. La povera madre non si era più fatta vedere e pareva che ormai avesse abbandonato ogni
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tenente. - Perchè, signor Hostrup? Se ci scappano? - Non ci scapperanno, fiociniere. Hanno ben altro da fare ora. - E cosa mai? - Se non m'inganno
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a "barco", colla prua tagliata quasi ad angolo retto e munita di un solido sperone di acciaio, i fianchi piuttosto larghi e difesi da lamine di rame
Accademia della crusca
