I PESCATORI DI BALENE
gli abbaiamenti dei loro cani verso ovest, signor Hostrup. - Verso ovest! Sei propri sicuro? - Sicurissimo. - Allora gatta ci cova. Io temo di aver
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, siamo e tutti e due solidi. - È vero, Koninson. - Contate di rimanere ancora su questo dannato banco? - È necessario. - Non vorrei che ci toccasse la
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essere ormai fra le mura del forte - disse Koninson. - Sul fiume non troveremo ostacoli di certo. - Non bisogna correre troppo, ragazzo mio. Ci
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recarvi colà? - Senza dubbio, fiociniere, poichè ci saranno di non poca utilità. Ecco che il nebbione si alza rapidamente; possiamo imbarcarci, ora
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che la fortuna avrebbe finito col volgersi contro di noi. Ci aveva protetti troppo in questa campagna, che per ogni altro sarebbe stata fatale
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fondo alla sua cassa deve avere una vecchia chitarra e il gabbiere Tomshoë una tromba. Come vedi, l'orchestra non manca. - Allora non ci annoieremo più
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. - Ora pensiamo a guadagnare la riva. - Ma questi dannati ghiacci ci stritoleranno se abbandoniamo la slitta, e poi le mie vesti sono diventate così
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cosa faremo noi? - Guadagneremo la scogliera che ci è vicina. - E là moriremo probabilmente di freddo e di fame. - Dietro la scogliera vi sarà la
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! E come? Che il campo di ghiaccio ci abbia inghiottiti senza stritolare la capanna? Sarebbe un bel caso, signor Hostrup. - Ma poco allegro, fiociniere
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tenente. - Perchè, signor Hostrup? Se ci scappano? - Non ci scapperanno, fiociniere. Hanno ben altro da fare ora. - E cosa mai? - Se non m'inganno
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. - Questo deve essere il magazzino della tribù e anche l'arsenale - disse il tenente. - Che pulizia, signor Hostrup! Noi morremo asfissiati se non ci
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, con un tono che faceva supporre come nulla di guasto ci fosse nei polmoni: - Signor Hostrup! - Sei vivo? - chiese una voce soffocata, che usciva di
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rivincita l'anno venturo, capitano. - Sì, se riusciremo a guadagnare il porto che ci ha veduti partire. - Temete i ghiacci, capitano? - Sì, perchè ci
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! Comprendi, Koninson, in pieno agosto! - Lo comprendo, signore, ma la colpa non è nostra. Se quel "brick" del malanno non ci avesse, colla sua speronata
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tenente si fece incontro al capitano che era diventato raggiante di gioia e gli strinse vigorosamente la destra. - Dio ci protegge - gli disse
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. - Ci dirigeremo adunque verso quello stretto. - Subito, fiociniere A bordo le baleniere, giovanotti. Le due imbarcazioni in brevi istanti furono
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e pensiamo ad accamparci. Domani, se il tempo, lo permetterà, ci dirigeremo verso quella catena di monti che chiudono l'orizzonte meridionale. - E
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, dormiglioni. Natale ci porta una buona giornata e vi prometto di farvi passare la malinconia con un lauto banchetto. Non è vero, capitano? - Sì, sì
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. - Badate che non ci sfugga - disse il capitano che era rimasto a bordo. - Vi, giuro, signore, che non si ripeterà il caso del capodolio - disse
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, sollevandola violentemente minacciavano di disarticolare il vascello. - Che ci sia una falla? - chiese il tenente, - Lo temo! - rispose Weimar - Mi pare
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? - Un centocinquanta o duecento miglia. - Ci impiegheremo del tempo. - Non tanto quanto sembrerebbe, mio bravo fiociniere. - Per caso, avete trovato dei
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mostro - disse Koninson gettando gli occhi su quell'enorme massa. - Scommetterei che misura diciannove metri - E forse di più disse il tenente. - Ci darà
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più contento se non l'avessi dinanzi agli occhi - rispose l'ufficiale. - Perchè, signore? - Perchè questi ghiacci finiranno coll'unirsi e, se ci
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! Sono lupi! - disse. - Ma mi sembrano molti. - Abbiamo i nostri fucili, ragazzo mio. - Non ci assaliranno? - Forse, ma noi li respingeremo. Entriamo
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impossibile! Non vedo che tenebre. - Ho udito un ruggito, signore. - Un ruggito! ... Oh! ... Oh! ... Che ci sia un orso? - Lo temo. - Io ho un coltello
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giriamo di fuori? - chiese mastro Widdeak al capitano, che osservava l'isola. - Il passo di Isanotzkoi ci è troppo famigliare perchè non si tenti il
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, dopo il tramonto del sole, a bordo non ci si vedeva più in là di cinque passi. - La cosa diventa seria assai! - disse Koninson al tenente. - Non si sa
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