I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, giungeva al bengalow del capitano Macpherson. Un uomo era appoggiato alla soglia della porta e sbadigliava, respirando fragorosamente la fresca aria del
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di bronzo dal volto orribile e la vasca di marmo bianco col pesciolino rosso, non mancavano. Un uomo era di già entrato e passeggiava innanzi e
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era curvato sulla corrente. - Sì, mi pare di scorgere laggiù qualche cosa che va alla deriva. - Un uomo forse? - Si direbbe più il tronco di un albero
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dinanzi ad un tavolo, all'ombra di una colonna, v'era un uomo che non riuscì bene a distinguere. Sospettò che fosse il capitano Macpherson; a quel
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uomo che muore. Senza por mente al pericolo a cui esponevasi, si precipitò fuori dalla porta, facendo balzi di tigre e gridando: - Nagor! Nagor! Nessuno
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avremo un solo uomo alle spalle. - Diffidiamo, padrone. Quegli uomini mi fanno paura. - Non temere, che son qui io. Zitto e sta' bene attento. Un
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gigantesco albero, poi si alzò, ed un uomo, un indiano a giudicarlo dalla tinta, uscì, aggrappandosi ad uno dei rami. Dietro di lui uscirono quaranta altri
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, tu sei l'uomo che dovevo strozzare, - disse.- Che stupido che fui, a lasciarmi prendere. - Non ti sembra che l'agguato sia riuscito bene? - Non lo nego
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stagno, ma non presentavano nascondigli di sorta. - E se salissi lassù, - mormorò egli, guardando la sommità della pagoda. - E perché no? ... Un uomo
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fitte tenebre, già gli ultimi lumi delle barche e dei navigli più non si scorgevano, quando un uomo, che sino allora aveva tenuto la ruota del timone
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uomo! - Zitto! Tremal-Naik alzò la carabina prendendo di mira quella massa nera che aveva l'apparenza d'un essere umano sdraiato, ma l'abbassò senza
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furbi, tu lo sai. - Cosa vuoi dire? - chiese Tremal-Naik, che a poco a poco si arrendeva. - Voglio dire che a noi occorre un uomo che confessi ogni
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che talvolta si cela il thug indiano, aspettando ansiosamente l'arrivo d'un uomo qualsiasi per strangolarlo ed offrire la spenta vita alla sua
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fortemente la mano di Kammamuri. La tigre non era che a dieci passi dall'indiano. Passarono due secondi, poi la tigre fece un balzo spaventevole. Uomo e
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. Infinite gallerie solcavano il sottosuolo in mille direzioni, alcune tanto basse da non tenervisi in piedi un uomo, altre altissime e vaste, alcune
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, ne sono certo. - Fra mezz'ora io sono di ritorno. Darma, sta' attenta e pronta a piombare sul primo uomo che si presenta dinanzi a noi, e tu, Punthy
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quanto la testa di un uomo, la cui polpa indurita rammenta il sapore delle mandorle, ne inghiottì una buona parte e si rimise bravamente in marcia, non
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tettoia, uscì colla carabina sotto il braccio. - Capitano, - diss'egli, volgendo all'insù la faccia. - Hai visto nulla? - Sì, capitano. - Era uomo o bestia
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vorrei che giungesse a Raimangal. - Nel qual caso, cosa faresti? ... - L'assalirei a colpi di sperone. - Sei uomo risoluto, Tremal-Naik - disse il
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salvarlo. Tu avevi dato tante prove di essere un uomo audace e pieno di risorse e ti graziò, purché tu servissi la nostra setta. - Affrettati. - Ma tu
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ombre della notte, un uomo stava sdraiato ai piedi di un grande tamarindo. Poteva avere trentacinque o trentasei anni e portava la divisa di capitano dei
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del Gange è un grande uomo! Il fanatico non pensò nemmeno al doppio assassinio che stava per commettere. Suyodhana così aveva ordinato, e Suyodhana
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. L'uomo che Manciadi deve strangolare ha una tigre. - Questo non lo sapeva. E vuoi tu, che là sotto ci sia il nostro uomo colla sua bestia? - Potrebbe
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avete bisogno d'un uomo forte e coraggioso, che non teme né le belve, né l'ira degli dei, sono vostro. - Vieni, o prode indiano, e non avrai a lagnarti
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traditi, capitano. - Traditi! ... da chi? ... - Da Saranguy. - Da Saranguy! ... Da un uomo che mi salvò la vita! ... È impossibile! ... - Ho le prove
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vita, nemmeno colla fuga, poiché tutte le specie di rinoceronti superano nella corsa l'uomo più agile. S'affrettò a raggiungere il padrone ed a
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diresse la canna sulla fregata. Sul ponte di comando aveva veduto un uomo e l'aveva subito riconosciuto: era il capitano Macpherson. Già aveva