I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
slancio, proseguì la corsa per cinquanta o sessanta metri, poi rimase immobile. - Tre scialuppe in mare e quaranta uomini armati s'imbarchino con tre
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terribili abitanti del banian. - Vendetta! Vendetta! - gridavano. Tre note acute, le note del ramsinga, echeggiarono nella jungla e sotto terra s'udì
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desto a colpi di spillo. Se fra tre giorni non parlerà, farai macerare le sue carni a colpi di frusta. Se si ostina ancora, verserai dell'olio
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. Tre uomini apparvero in fondo al corridoio correndo verso la porta dello stanzone. Quasi nel medesimo istante, si udì la voce di Nagor a gridare
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più volte, poi lasciò cadere nella bottiglia tre goccie. La limonata ribollì diventando rossa, poi riacquistò la sua tinta primitiva. - Dormirà due
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seduto dinanzi al prigioniero, il quale non istaccava i suoi occhi dai miei. Passarono tre ore, senza che noi facessimo un movimento. D'improvviso sentii
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. - Sarà una fanatica come le altre. Tremal-Naik non rispose. - Sta bene, - ripeté il sergente. - Fra tre o quattro giorni ti condurremo a Calcutta. Una
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batté tre o quattro volte i fianchi colla coda, come i gatti allorché sono in collera, emise un secondo miagolio più forte del primo poi cominciò ad
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proboscide tre o quattro volte l'aria a diverse altezze, s'addentrò nella jungla, sfondando col suo petto la massa di verzura. - Sta' bene attento
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tre o quattro passi indietro, come un ubriaco. - Cosa vedi Kammamuri? - Guarda lassù ... padrone! Guarda! ... Tremal-Naik alzò gli occhi sul banian e
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stava per far partire il colpo, quando al di fuori echeggiò un fischio che si ripeté tre volte. - Nagor! - esclamò Tremal-Naik, che aveva riconosciuto
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pistole. - Padrone, - disse Kammamuri, - se fra due o tre ore non ritorniamo, vorrà dire che siamo stati assassinati. Il canotto è arenato sulla riva
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invece alla ruota del timone. La cannoniera, che camminava tre volte di più della fregata, non impiegò molto a girare l'isola. Alle dieci del mattino
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imperlarono la sua fronte. - Vieni, Darma, - diss'egli. Guardò alla sfuggita il bengalow, percorse tre o quattrocento passi strisciando, seguito dalla tigre
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allo stipite della porta, cogli occhi fissi sulla jungla, mormorando a più riprese: - Povero padrone! Passarono tre lunghe ore senza che il maharatto si
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. S'alzò, fece tre o quattro passi colla testa china sul petto e le braccia strettamente incrociate, poi tornò a sedersi accanto al sergente. Una lagrima
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, vascelli, provenienti da tutti i porti del globo lo salgono arrestandosi o a Calcutta, o a Chandernagor o a Hougly, le tre città più importanti collocate
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terribile divinità! Nondimeno la sera del 16 maggio del 1855, un fuoco gigantesco ardeva nelle Sunderbunds meridionali, e precisamente a un tre o quattrocento
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. Non aveva ancora terminato di parlare, che si udì il ramsinga suonare tre volte e su tre diversi toni. - Allerta, padrone! - gridò, dominando colla voce
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capitano guardò l'orologio. - Sono le tre. Fra un'ora conto di salire su Bhagavadi e fra due d'avere la pelle della tigre.
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? - Credo che siano uomini. Anzi mi gettarono un laccio al collo per strangolarmi, e ne uccisi due o tre. Se fossero spiriti, non sarebbero morti. - È strano
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indiani. Dinanzi a loro, ad un tre o quattrocento passi, apparvero molte fiammelle che vagolavano bizzarramente sulla nera superficie del fiume. Alcune
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Trimurti indiano, figurato da tre teste sopra un solo corpo sostenuto da tre gambe e, qua e colà, una moltitudine di sculture strane, curiose
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calcinargli le carni. Passarono ancora due o tre secondi. Un secondo urlo, ancor più straziante del primo, gli uscì dalle labbra. - Basta