I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
tigre a quella chiamata s'arrestò, alzò la testa, fissò sul canotto i suoi occhi verdastri e si slanciò verso la riva emettendo un sordo mugolìo
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
alla capanna, accesero a poca distanza dai suoi piedi un gran fuoco, ed attesero pazientemente che ritornasse in sé, per cominciare la prova. Non
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
indietreggiare sollevando la terra coi suoi potenti artigli senza staccare gli occhi dal maharatto che sosteneva imperterrito quello sguardo. - Kamma
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Agli orologi della città inglese suonava la mezzanotte, quando la Devonshire, che sin dal mattino aveva acceso i suoi fuochi, abbandonava a tutto
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
tenebre e segnava la rotta ai timonieri, per evitare i numerosi bassifondi. Tremal-Naik, al suo fianco, aguzzava i suoi sguardi d'aquila per cercare di
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
qualche cosa. Una commozione dolorosa scompose i suoi lineamenti, ma fu rapida come un lampo. Tornò a guardare il punto nero. Era di già assai ingrandito
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
§Erano trascorsi venti giorni. Tremal-Naik, mercé la sua robusta costituzione e le assidue cure dei suoi compagni, guariva rapidamente. La ferita si
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
seduto dinanzi al prigioniero, il quale non istaccava i suoi occhi dai miei. Passarono tre ore, senza che noi facessimo un movimento. D'improvviso sentii
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
tenebre, quantunque ignorasse ancora dove andasse a finire e ciò che lo attendeva laggiù. Pochi minuti dopo i suoi piedi battevano su di un oggetto
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
cenere, segno particolare dei settari di Siva. Tutto l'insieme esprimeva una energia rara ed un coraggio straordinario, di cui mancano generalmente i suoi
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
d'una tinta bronzina, dura, feroce, con folta barba nera. Gli occhi suoi, profondamente incavati, brillavano d'una cupa fiamma. - Addio, Kougli
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, adorna di divinità e di teste d'elefante scolpite con rara maestria. I suoi tre alberi coperti di tela, dagli alberetti al ponte, si curvavano sotto la
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
ai suoi orecchi. - Da' il segnale, Huka! - Siamo perduti, padrone! - gridò Kammamuri. - Non muoverti, - disse Tremal-Naik. - Afferra la tigre. Si
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, - disse Tremal-Naik. La tigre emise un sordo brontolìo. - Va' e sbranalo, amica mia. Darma guardò il padrone, poi l'indiano. I suoi occhi si dilatarono
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
! miserabili! D'un tratto emise un urlo terribile e i suoi occhi si fissarono su di una pietra, contro la quale era appoggiata la testa di Aghur. Ai
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
rosso come una brace, ed i suoi occhi sfolgoravano di rabbia. - Mostruoso rettile! - esclamò furente. - Non toccarmi con quella frusta, ché discendo da
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
sprofondò nuotando con vivacità. Suyodhana si alzò di scatto: un sinistro lampo balenò nei suoi sguardi. - La dea l'ha condannato, - diss'egli con
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, ansioso di sapere qualche cosa, si affrettò ad uscire. Ciò che prima colpì i suoi sguardi, fu un pugnale infisso per terra, a pochi passi dalla capanna
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
spettacolo bellissimo. Il sergente tacque. I suoi occhi si chiudevano, si aprivano, ma tornavano a chiudersi per quanto facesse per tenerli aperti
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
mattino. Quest'uomo era il sergente Bhârata. - Olà, Saranguy! - gli gridò. - Da dove vieni? Quella chiamata strappò bruscamente Tremal-Naik dai suoi
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
d'attorno per vedere se erano soli, poi tese la mano dritta mostrando a loro l'anello. I due indiani caddero ai suoi piedi. - Chi sei? - chiesero con voce
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
più leggiero e precipitava la rapidissima corsa, pauroso di essere raggiunto dai suoi feroci nemici. Kammamuri gli teneva dietro con grande fatica
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
, conficcandosi le unghie nella pelle. I suoi occhi erravano smarriti, il suo volto era pallidissimo, quasi cinereo, ed il petto gli si sollevava impetuosamente
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
l'inestricabile caos della jungla. Il capitano Macpherson, sano e salvo, s'era prontamente levato in piedi. Un profondo stupore si dipinse tosto sui suoi
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
. - Battiamocela, - mormorò il maharatto. - Tra poco avrò alle calcagna i suoi compagni. Saltò in piedi e si diede a precipitosa fuga dalla parte che era
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA
incrociate sul petto e la fronte abbuiata. - Ed ora, - diss'egli rialzando con fierezza il capo, quando il maharatto scomparve ai suoi occhi, - sfidiamo